Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Veti, ritardi e liti fra soci il rione mai nato a Su Stangioni

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 giugno 2012

Edilizia

 

COMUNE A marzo dell’anno scorso arrivò il via libera in extremis per la maxi lottizzazione sui terreni dei privati. Nuovi dissidi fra proprietari mentre la pratica torna all’esame del consiglio

Il progetto sembra congelato: risale al marzo 2011 l’ultimo atto comunale sull’area di Su Stangioni, alle porte della città, tra la 554 e la 131 dir. In una lunga seduta del consiglio era arrivato il via libera al piano particolareggiato dell’area, proposto fin dal 2005 da quasi tutti i proprietari dei 192mila metri quadri. Un sigillo ufficiale ma non definitivo, visto che il Comune doveva chiedere la Valutazione ambientale strategica a Provincia e Regione. Da quel momento, invece, sulla vicenda è calato il silenzio.

PROGETTI E DIVISIONI Lo spazio compreso tra la motorizzazione civile e l’ex palazzo dell’I ntendenza di finanza nella statale 554 è diventato, negli ultimi mesi, il possibile luogo buono, almeno a parole, per costruirci di tutto. Come il nuovo stadio del Cagliari, proposta avanzata dai Riformatori a febbraio. La nuova amministrazione comunale ha da poco ripreso in mano tutte le carte relative a Su Stangioni, per provare a sbloccare la situazione. Anche se, sull’eventualità di dare l’ok alla costruzione di case a edilizia agevolata, tra le anime del centrosinistra di palazzo Bacaredda, ci sarebbero riserve.

BLOCCO TRA I PROPRIETARI Non manca nemmeno il colpo di scena: due proprietari di una piccola porzione dell’area – 230 metri quadri sul totale di 192mila – da gennaio hanno cambiato idea e non vogliono più vendere la loro parte di terreno. Una decisione che complica ulteriormente l’affaire Su Stangioni. «Hanno cambiato idea all’im - provviso, penso consigliati da qualcuno. Queste persone hanno un’area totale di 5600 metri quadri, dei quali appena 230 ricadenti nell’area del progetto, ci hanno fatto una richiesta economica esorbitante», spiega Giacomo Pisano, portavoce dei 150 tra singoli privati e consorziati in cooperative che hanno acquistato l’area, «è pazzesco che nel Puc manchi una norma che consenta uno stralcio in casi come questo, il rischio è dover rinunciare a 20mila metri quadri. Nei prossimi giorni incontrerò nuovamente, in caso di fumata nera», afferma, «chiederemo che sia il Comune a fare il piano particolareggiato, così potrà espropriare con più facilità questi terreni. Speriamo di sbloccare la vicenda», conclude Pisano, «l’edilizia agevolata, in questo periodo, serve come il pane, soprattutto per i giovani e i meno abbienti».

IL MAXI PIANO PER L’AREA E il progetto edilizio dell’area di Su Stangioni, stilato da tutti i proprietari, è il seguente: 700 case - il quaranta per cento di queste di edilizia agevolata –e 2600 abitanti, sette ettari destinati al verde pubblico, due laghetti, due torri da 45 metri ciascuna per uffici e attività commerciali. Le auto passerebbero sottoterra, in un quartiere totalmente pedonalizzato. Spazio anche alla metropolitana leggera –anch’essa dovrebbe transitare nel sottosuolo – per arrivare fino all’aeroporto di Elmas.

RITORNO IN COMMISSIONE Venerdì la commissione Urbanistica ha discusso sul futuro di Su Stangioni: «È importante realizzare l’opera, per combattere la fuga di giovani coppie nell’hinterland una soluzione sono queste future case a prezzo agevolato”, dice il presidente della commissione, Andrea Scano (Pd), “a breve audiremo una delegazione dei proprietari, per capire tutti insieme come procedere”. P. R.