Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Gestione delle acque, rischio disastro»

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 giugno 2012

MOLENTARGIUS . .

 

Nel parco delle incompiute «si rischia un nuovo disastro ambientale ». La denuncia arriva dai precari che da più di due mesi occupano la sala conferenze dell’edificio Sali Scelti di Molentargius: «Il tentativo da parte della direzione del parco di tamponare goffamente il reiterato disastro ambientale, prosegue instancabilmente », scrivono Alessia Atzeni e Gabriele De Martis, esperti rispettivamente di fauna e flora dell’oasi, senza un lavoro dal 31 marzo. « L’ultimo capitolo della saga vede il reinserimento di un ex collaboratore tecnico al quale il direttore facente funzioni, Marco Loddo, ha affidato il governo della regimentazione idraulica dell’intero compendio ». Mentre loro occupano, dicono, un collega che si trovava nella loro stessa situazione ha incassato un contratto, ma «questa persona», attaccano ancora i precari, «senza la guida delle giuste competenze –naturalistiche e idrauliche– ri - schia di peggiorare ulteriormente la situazione. Il controllo dei livelli idraulici dei diversi comparti ambientali di Molentargius è un lavoro d’equipe, che vede la partecipazione di numerose professionalità». Non basta solo verificare l’altezza dell’acqua nelle vasche, ma, sottolineano, «se ne devono valutare e verificare con dati alla mano le esigenze ecologiche. Nel caso specifico le vasche che si sono prosciugate in quest’ultimo periodo, sono state colonizzate da specie nidificanti. Allagarle ora significa mandare a morte certa tutti i nidiacei». Non solo, accusano la Atzei e De Martis, «è stata allagata la vasca dove è presente il nastro trasportatore del sale, alto trenta metri, con il conseguente rischio di minarne così la stabilità (cosa che non è mai stata fatta in precedenza dai salinieri proprio per questo motivo). Gli squilibri dei livelli idraulici hanno poi delle ripercussioni negative sulla vegetazione alofila che in questi luoghi è identificativa di habitat prioritari secondo delle direttive europee per i quali l’Ente ha il dovere di tutelare e salvaguardare sia in qualità di Parco, che come sito Natura 2000». Atzeni e De Martis annunciano una dettagliata relazione agli organi competenti regionali.