Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Tagli alla cultura? C’è la crisi»

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 giugno 2012

L’ASSESSORE

 

I tagli a festival e rassegne ci sono, sì. Ma la colpa è della crisi, che ha ridotto il budget di quasi due milioni e mezzo di euro. L’assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi, prova a smorzare così le polemiche che si sono accese sulla sforbiciata ai finanziamenti che rischiano di mandare a gambe all’aria eventi importanti. «I contributi della legge 7 hanno dovuto fare i conti con la grave crisi economico- finanziaria e con l’esiguità delle risorse attuali», spiega Luigi Crisponi. «È stato fatto tutto il possibile per garantire il sostegno a manifestazioni turistiche in grado di promuovere la Sardegna determinando una positiva immagine delle località dove hanno luogo, tutte all’insegna di tre linee strategiche: identità, trasversalità, ossia la commistione di innumerevoli tematiche all’interno delle manifestazioni e destagionalizzazione». Altro sforzo messo in rilievo dall’assessore regionale: «Lo sblocco delle anticipazioni dei pagamenti agli organizzatori degli eventi, tutto nel rispetto dei vincoli imposti dal Patto di stabilità, che concorre in modo invasivo a impoverire di manifestazioni i territori». PIÙ DOMANDE, MENO SOLDI Quindi per l’esponente della giunta Cappellacci i tagli sono colpa della crisi e del Patto di Stabilità. Ma anche dell’elevato numero di domande: 356 contro le 291 del 2011. E davanti ad un finanziamento totale che passa dai 5 milioni e 400 ai 3 milioni del 2012 è chiaro che la copertura non basta per tutti. Gli eventi finanziati si riducono a 56, contro i 254 dell’anno scorso. Scelte drastiche che impongono, così come si legge nella delibera del 29 maggio, di «dare la priorità assoluta» agli eventi compresi nelle tabelle A e B. Nella prima sono racchiusi sagre importanti come Sant’Efisio e Cavalcata sarda, nella seconda invece rientrano i festival di carattere nazionale, internazionale e regionale che comunque avranno il contributo ridotto del 21%. Niente da fare per le manifestazioni che erano accorpate nella cosiddetta fascia C: è praticamente stata cancellata lasciando nell’incertezza decine di festival che, a questo punto, dovranno fare i conti con un taglio sostanziale che ne mette a rischio la sopravvivenza. Sabato Tonino Murru e Donatella Pau di Is Mascareddas avevano annunciato, non senza polemiche, l’annullamento di Animar, rassegna di marionette già preparata a Teulada per il 24 luglio. Ma sono tanti altri i nomi eccellenti lasciati fuori per le decisioni arrivate dagli uffici dell’assessorato al Turismo. Uno su tutti, il festival letterario “Leggen - do Metropolitano” che ha chiuso i battenti ieri a Cagliari. Tra gli ospiti, lo scrittore pluripremiato Amos Oz . E la scelta di Crisponi manda su tutte le furie l’organizzatore Saverio Gaeta: « L’assessore si dovrà assumere la responsabilità politica di questa scelta. È evidente a tutti che alla base c’è incompetenza: mi devono spiegare chi giudica che cosa e sulla base di quali modalità». Quanto poi al ritorno d’immagine della Sardegna, elemento sul quale hanno puntato i provvedimenti presi da Crisponi, Gaeta non ha dubbi: «Sono decisioni a dir poco ridicole: sotto questo punto di vista l’isola ne esce male, anzi malissimo. Sono convinto di avere la manifestazione letteraria migliore che c’è in questo momento ma qualcuno invece pensa che sia solo a carattere territoriale: curioso visto la mole di autori stranieri che vengono ogni anno». Il budget di “Leggendo Metropolitano” non dovrebbe risentirne parecchio: «Sono solo novemila euro», specifica Gaeta, ma quello che brucia è essere stato tagliato fuori «dalla politica miope. Gavoi, per esempio, fa seimila spettatori qui in questi giorni ne sono arrivati almeno trentamila», tuona ancora l’organizzatore. Che non starà con le mani in mano: «Crisponi mer- L’ORGANIZZATORE « Politica miope, pronti a lasciare l’Isola Per “Leggendo Metropolitano” 30mila persone, a Gavoi 6mila» coledì mi dovrà ricevere e dovrà cambiare idea. Altrimenti il festival si dovrà spostare dall’isola, se non altro potrà essere giudicato da persone più competenti». Le altre “vittime eccellenti ” della mannaia calata dall’asses - sorato al Turismo sono i festival Abbabula, Marina Cafè Noir ed i 4 di cinema allestiti a Carloforte, Tavolara, La Maddalena e Asinara. All’elenco si aggiunge il Premio Andrea Parodi, il festival Echi Lontani, Spazio Danza e il festival Internazionale Nuova Danza dell’Asmed e quello di Caravona Smi. Per il teatro invece nessun contributo per Boche Teatro, per i Teatri di mare dei Cajka e per gli Actores Alidos con “Oltre i Confini”. Francesca Ortalli 

I FONDI SALVI SARTIGLIA E CORSA DEGLI SCALZI

La graduatoria del 2012 assegna ufficialità sulla mannaia calata dall’assessorato al Turismo per alcuni festival. Lo stesso Crisponi spiega in una nota: «La priorità è stata accordata ai grandi eventi “identitari ” che mantengono inalterato nel tempo un particolare valore storico-culturale e caratterizzano l’immagine della Sardegna”. Salve tutte le sagre importanti: da Sant’Efisio fino alla Sartiglia passando per San Francesco di Lula e la corsa degli scalzi di Cabras. Insieme anche a “manifestazioni culturali, teatrali, di jazz e blues che agiscono da attrattori turistici”. Sono in tutto 43 e dovranno spartirsi 1 milione e centomila euro. Quindi, l’Isola delle Storie di Gavoi, insieme a “Tutte Storie” e alle rassegne di jazz che vanno di pari in passo con il teatro Akroama di Lelio Lecis ma anche con Ogliastra Teatro dei Cadadie. Il Cosas, comitato che raggruppa gli operatori culturali annuncia battaglia: «Molti eventi salteranno senza alcun criterio», dice il portavoce Antioco Usala, «Chiederemo un incontro all’assessore Crisponi, con l’obiettivo di convincerlo a cambiare questo provvedimento».