Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Parco malato, conti in rosso

Fonte: L'Unione Sarda
11 giugno 2012

MOLENTARGIUS. La nidificazione delle specie protette è a rischio: lavori bloccati

Fiato sospeso per i fondi regionali, studiosi in allarme

La morte dei pulcini di cavalieri d'Italia ha fatto affiorare l'emergenza in cui si trova il parco di Molentargius, senza naturalisti dal 31 marzo scorso, dopo che la direzione dell'Ente (formata dai comuni di Quartu, Cagliari, Selargius e Quartucciu) non ha rinnovato i contratti a 21 tra tecnici e operai. Ma non mancano solo ingegneri, ornitologi e botanici: all'area umida del capoluogo servono i finanziamenti della Regione, che permetterebbero la riassunzione del personale specializzato. Senza queste figure, infatti, c'è il rischio di uscire per sempre dal circuito di finanziamenti europei che permetterebbero all'Ente di diventare un volano di sviluppo economico per tutti i comuni interessati.
I BILANCI SCOMPARSI Dal 1988 al 2005 il Ministero per l'Ambiente ha speso 120 miliardi di lire per le infrastrutture di Molentargius. Dal 2006, con l'entrata in funzione del Parco, provvede la Regione, e in piccola parte, i comuni del consorzio, finanziando un bilancio che varia dai 2,2 ai 2,4 milioni di euro. Trovare i conti dell'Ente sul suo portale internet è impossibile. Nonostante nella pagina dell'albo pretorio sia scritto che «il 1° gennaio 2011 tutti gli enti dovranno essere pronti per dire addio al vecchio albo pretorio cartaceo e fare largo alla cittadinanza digitale del nuovo albo on line», di documenti digitali non c'è traccia.
L'ALTALENA DEI LAVORATORI Quello che invece è appurato è che negli ultimi due anni, con la gestione Contini, i dipendenti passano da 23 a 42 (i nuovi assunti sono per la maggior parte amministrativi), che poi riscendono a sei (più gli interinali) il 31 marzo scorso, quando tutti i tecnici vengono messi alla porta dal direttore facente funzioni Marco Loddo. Ma i precari non mollano e per difendere il loro posto di lavoro, dal 2 aprile occupano l'edificio Sali scelti. Nelle settimane successive la Regione inizia a discutere del problema Molentargius.
I BILANCI L'assessorato regionale all'Ambiente ha deliberato di versare 266.000 euro dei fondi residui del 2011 più altri 700.000 euro per quest'anno. «Ma la direzione ha detto che quei fondi sono già spesi», afferma Abderazak Chabaani, il Segretario generale della Uil Temp Sardegna che assiste i lavoratori nella vertenza. Come siano stati utilizzati i fondi è un altro mistero, visto che, oltre i bilanci, dalle pagine web sono sparite le delibere più importanti. Oltre questi fondi, ci sono altri 1.600.000 euro per quest'anno. La votazione (e approvazione) nel Consiglio regionale è prevista per martedì, sempre che la coalizione di centrodestra non perda altri pezzi nei prossimi giorni.
I PROGETTI Una parte rilevante delle attività del parco è finanziata con i progetti nazionali ed europei. Come il Zoumgest (150.000 euro), il bike sharing e la Carta della terra (entrambi da 50.000 euro). La loro importanza è presto detta: «Senza studi non si sarebbe potuto scoprire, ad esempio, che la cimice Ploiaria abrupta , in Europa vive solo a Molentargius», spiega la naturalista Alessia Atzeni. Per queste scoperte la Comunità europea elargisce fondi attraverso progetti come il Life, circa 5 milioni per le zone umide europee, di cui la maggior parte (circa 1.700.000 euro) spettano a Molentargius. «Se non si adempie ai doveri imposti dalla convenzione quei soldi sono a rischio», spiega il botanico Gabriele De Martis. Il suo ex collega, l'ingegnere Luca Zambianchi, sottolinea: «Una volta che si entra nella “lista nera” si può dire addio a tutti i finanziamenti futuri».
Mario Gottardi