Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ai rom soldi per tre anni

Fonte: L'Unione Sarda
11 giugno 2012

L'amministrazione potrebbe spendere fino a 370 mila euro per i nomadi

Il Comune programma i trasferimenti dal campo

Tre anni di assistenza. Le famiglie rom che parteciperanno al progetto di inclusione sociale del Comune avranno soldi per l'affitto delle case e non solo: i bambini frequenteranno regolarmente le scuole e gli adulti prenderanno parte a un percorso di inserimento lavorativo. Sono questi i punti principali del programma del Municipio, iniziato a marzo, che ora subirà una netta accelerata dopo l'ordinanza di sgombero firmata dal sindaco Massimo Zedda e il sequestro giudiziale del campo nomadi sulla Statale 554. L'assessorato alle Politiche sociali potrebbe spendere fino a 370 mila euro nei prossimi tre anni. Una grossa fetta di questa cifra verrà impiegata per contribuire al pagamento degli affitti per le case dove le famiglie rom andranno a vivere nei prossimi giorni.
NEL CAMPO I trentacinque nuclei familiari si trasferiranno in appartamenti nel centro della città e nei Comuni dell'hinterland. Almeno per il primo anno l'affitto sarà pagato dal Comune, che garantirà anche i soldi per portare a termine il progetto completo. Nel frattempo si cercherà di sfruttare i finanziamenti regionali (oltre 500 mila euro) che però al momento hanno un indirizzo specifico: la riqualificazione del campo nomadi. Ecco perché i soldi difficilmente potranno essere utilizzati per pagare gli affitti e per gli altri punti del progetto di inclusione sociale dell'assessorato alle politiche sociali.
POLEMICHE La somma dei fondi che verranno spesi però difficilmente supereranno il budget comunale impegnato negli anni scorsi per il campo rom. Per il consigliere comunale del Pdl Maurizio Porcelli «si continuano a sperperare soldi per gente che non si è mai integrata e non vuole lavorare. Vogliono tutto gratis e lo avranno, mentre i cagliaritani pagheranno l'Imu tra le più alte d'Italia».
Dalla sponda della maggioranza in Consiglio replica Fabrizio Rodin (Pd): «Su questo progetto ci abbiamo messo la faccia. Ogni amministrazione ha le proprie priorità e per noi risolvere la questione del campo nomadi era importante. Per la prima volta viene proposto e attuato un programma unitario». Sui fondi spesi, Rodin avverte: «la vecchia gestione del campo era più costosa. Tre anni di assistenza? Questo non è ancora deciso. Di sicuro queste famiglie, una volta terminato il programma di inclusione, avranno gli aiuti delle Politiche sociali, come tutte le persone che ne hanno bisogno».
Don Mario Cugusi commenta da uomo di chiesa: «In tempi di disgrazia e di malessere bisogna stare attenti ai più poveri. Anche se la comunità soffre e attraversa un periodo non facile, non possiamo essere miopi e non aiutare gli ultimi».
Michele Ruffi