Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Onlus di Tiana i Riformatori: «Fuori i bilanci»

Fonte: Sardegna Quotidiano
5 giugno 2012

MOLENTARGIUS

 

L’associazione “parco di Molentargius- saline ” renda pubblici i propri bilanci, «di modo che possiamo vedere se la fonte dei finanziamenti è “politi - ca”». A chiederlo è il centro studi dei Riformatori, guidato da Antonello Gregorini, dopo l’intervista rilasciata dal presidente della Onlus, Vincenzo Tiana, che è anche a capo di Legambiente in Sardegna. Tiana ha spiegato quali sono le attività svolte dalla sua associazione a Molentargius e come funziona il meccanismo di finanziamento dell’attività: «Non prendiamo un centesimo dal parco», ha detto, «veniamo pagati cinque euro per ogni scolaro, dalle scuole. O dall’ente parco se gli alunni provengono da uno dei Comuni che insistono sul territorio dell’oasi protetta». «Le poche risorse finanziarie non provenienti dai bilanci pubblici erano acquisite dall'Associazione del Parco-Legambiente», attacca Gregorini, «e la stessa associazione, pubblicava gli opuscoli a fronte di finanziamenti esterni. Tutto ciò in presenza di una pianta organica fatta, inizialmente, di 20 persone ma che ha raggiunto le 40 nell'ultimo periodo». Dai Riformatori arriva anche una lunga serie di domande: «Perché queste attività, comunque lucrative, non venivano svolte dalla gente pagata per questo, anziché da un'associazione Onlus? Perché queste attività non sono state messe a gara? E chiediamo altresì: visto che non è volontariato, come è stata fatta la scelta? Chi ha deciso il prezzo del biglietto? O è il presidente dell'associazione onlus che decide quanto deve pagare uno scolaretto sardo per vedere i fenicotteri?» da qui la richiesta: «A questo punto è bene che Legambiente e l'associazione del Parco Molentargius rendano pubblici i propri bilanci, di modo che possiamo vedere se la fonte dei finanziamenti è "politica"». Dopo le conferenze e gli studi portati avanti dal gruppo dei Riformatori, proseguie la nota, «è emerso chiaramente che nella gestione del Parco qualcosa si è inceppato in corso d'opera. Questo avviene sempre quando vi è commistione fra la politica, che gestisce i posti di lavoro e il consenso, e le associazioni (parapolitiche), che gestiscono progetti pagati, però, dalla stessa politica. Così si crea un circolo neghittoso, cause che portano alla malattia del paziente: il Parco».