Tributi
I NUMERI Tra i capoluoghi di Regione solo Torino ha scelto un’aliquota maggiore. Le prime rate sono allo 0,4%
Lunedì 18 scade la prima rata dell’Imu. A Cagliari la nuova imposta che sostituisce l’Ici sarà tra le più alte d’Ita - lia. Almeno queste sono le previsioni perché per la scadenza di sabato 16 (prorogata al lunedì successivo) in tutta Italia per si pagherà con le aliquote base fissate dal Governo: 0,4 per cento per la prima casa e 0,76 per seconde case o locali commerciali. Il Consiglio comunale ha già approvato i suoi parametri e l’aliquota per la prima casa verrà portata allo 0,5 per cento, al secondo posto tra i capoluoghi di Regione al fianco di Roma e Napoli, solo Torino ha azzardato di più portandola allo 0,575 per cento. Nella graduatoria stilata dal Sole24Ore subito dopo Cagliari c’è lo 0,48 di Palermo mentre lasciano inalterata l’aliquota al 4 per mille i comuni di Aosta, Milano, Genova, Trento, Bolzano, Bologna, Firenze, Ancona, Perugia, Campobasso e Potenza. Tra i capoluoghi di Regione non hanno ancora definito la tariffa Venezia, L’Aquila, Catanzaro e Bari mentre l’unico Comune a ritoccare verso il basso l’aliquota per la prima casa è quello di Trieste che l’ha portata allo 0,39 per cento. Se ai contribuenti cagliaritani toccherà pagare l’imposta con l’aliquota tra le più alte d’Italia per la prima casa, andrà meglio a chi ha una seconda casa, ma data in affitto. Perché le città che hanno portato l’aliquota allo 0,5 per cento hanno sollevato al massimo quella per la seconda casa: la base è lo 0.76 per cento e i Comuni hanno la possibilità di cambiarla fino allo 0,3. Roma e Milano l’hanno quindi portata fino all’1,06 per cento a prescindere dal fatto che ci siano inquilini o sia libera, mentre a Cagliari sarà la massima solo per chi ha seconde case sfitte, per chi le ha date in locazione l’aliquota sarà dello 0,86%. Il pagamento dell’Imu sarà fatto in tre rate, con le prime due (18 giugno e 17 luglio) si pagherà il 33 per cento del dovuto, sempre con l’aliquota base dello 0,4 per cento mentre il 17 dicembre ci sarà l’ultima scadenza col restante 33% e il conguaglio finale. Il Comune si è riservato di ritoccare al ribasso l’aliquota dopo aver valutato quanti soldi muovono le prime rate dell’Imu. Non è semplice calcolare quanto dovranno pagare i cagliaritani perché entro il 31 luglio il Governo può intervenire per confermare o modificare le aliquote in base a quanto incasserà con la prima rata, perché le stime non coincidono: da Roma si aspettano di incassare molti più soldi di quanto abbia calcolato il servizio Tributi di Palazzo Bacaredda. Non tutti i Comuni hanno definito le proprie aliquote e hanno tempo fino alla fine di settembre quindi è a fine anno che dovrebbe arrivare la stangata. Sempre che non ci siano prima interventi sul patto di stabilità come invocano disperatamente gli enti locali. Si potrà contare sulle detrazioni di 200 euro e su quelle di 50 euro per i figli in casa, che potrebbero portare a pochi euro l’Imu per alcuni. M.Z.