Nonostante le pressioni, Zedda sembra non voler nominare un consulente artistico
 

Pubblicato il bando per la scelta del sovrintendente del teatro
È cominciato ufficialmente il conto alla rovescia per la scelta del nuovo soprintendente del teatro lirico. Ieri è stato pubblicato il bando della Fondazione di via Sant'Alenixedda per la manifestazione di interesse per la nomina del successore di Gennaro Di Benedetto. Resta per ora vuota, dopo la nomina nei giorni scorsi del direttore amministrativo (che rimarrà fino a luglio), la casella del consulente artistico, chiesto dai sindacati e, ultimamente, anche dal Partito democratico.
IL BANDO Il Lirico chiede nel bando, secondo quanto prescrivono legge e statuto, «specifica e comprovata esperienza nel settore dell'organizzazione musicale e della gestione di enti consimili». I potenziali candidati saranno inseriti in una lista, senza alcuna graduatoria, poi sarà il consiglio d'amministrazione a scegliere. I tempi, stando a quello che ha annunciato Zedda nei giorni scorsi, saranno brevi. Le domande dovranno esser presentate entro mezzogiorno del 22 giugno e il sindaco ha promesso che il nuovo sovrintendente verrà nominato «entro giugno». Anche chi ha già presentato la propria candidatura ne dovrà depositare un'altra.
IL CONSULENTE Rimane l'incognita sul consulente artistico, nomina che era attesa insieme a quella del direttore amministrativo pro tempore. Domenica, dopo quello dei sindacati e dei consiglieri d'amministrazione del Lirico, è arrivato il pressing del Pd sul sindaco. Il partito democratico ha chiesto «con forza» la nomina di un esperto che prenda le redini del teatro fino all'arrivo del nuovo sovrintendente. È da settimane che il Partito democratico si è concentrato sulla fondazione di via Sant'Alenixedda: circa dieci giorni fa in via Emilia si è tenuto un seminario, incentrato proprio sulla situazione dei teatri, con il vice responsabile nazionale del settore Cultura Francesco Verducci. Ma Zedda sembra orientato in modo diverso: il primo cittadino punta a nominare direttamente il sovrintendente, in tempi brevi. ( m.r. )