31/05/2012 13:06
Primo piano
Un anno, tempo di rievocazioni, ma niente di nostalgico. In Facebook la celebrazione del primo anno di Zedda sindaco impazza e ognuno lancia le sue foto, piene di colore, di bandiere, di magliette “Ora tocca a noi”. Foto ben conservate nei nostri album, storia di una svolta per Cagliari: il passaggio di consegne del Comune alla sinistra, dopo circa vent’anni. Niente nostalgie, però, perché l’entusiasmo del cambiamento c’è tutto e rinasce ad ogni nuova iniziativa, come accadrà stasera, quando il quartiere di Villanova si riempirà di colori di fiori, donati dal Comune per far risorgere, anche coreograficamente, un quartiere già liberato dalle auto. E in un anno se ne son fatte di cose, tante da non ricordarle tutte: interventi sulla viabilità, piste ciclabili, nuova arena per gli spettacoli in costruzione dopo smantellamento della legnaia all’anfiteatro, nuovi chioschetti al Poetto, bonifiche del territorio, apertura dei monumenti al pubblico e nuove fruizioni di spazi per la cultura, prossimi parcheggi per liberare il centro storico e tante altre iniziative. Soprattutto sta cambiando il ruolo del sindaco, che va in prima persona a parlare con la gente nei quartieri ed ascolta gli sfoghi di chi non dorme la notte alla Marina o di chi combatte per l’incolumità a Sant’Elia. E’ cambiata la Giunta, composta di giovani, che hanno voglia di fare e ci mettono la faccia. Anche in consiglio ci sono politici nuovi come Francesca Ghirra che va a raccogliere bottiglie per Puliamo il mondo o Mauro Coni che si batte per far camminare la gente, con la pedonalizzazione. E’ cambiata l’immagine del Sindaco che si paga i biglietti per il teatro e si indigna se lo vogliono esonerare dal pagamento di una multa. E’ però tutto aperto, tutto ancora da fare e da scrivere e la gente si sente coinvolta, perché può dire la sua.