Via Roma
PARCHEGGIO INTERRATO Era il sogno di Floris, ma Zedda lo ha cancellato
IL PROGETTO Per la Giunta il Comune non trasgredisce gli accordi con l’impresa e non deve pagare maxi risarcimento
Il Comune non ha nessuna intenzione di pagare un maxi-risarcimento per il parcheggio interrato di via Roma. Lo stop al progetto sarebbe regolare. La Giunta ha deliberato che il via al cantiere si poteva anche non dare, senza trasgredire il contratto. Mentre i legali della cooperativa Ciro Menotti e della World Trade srl hanno chiesto diecimila euro per ogni giorno di ritardo dalla consegna dei lavori. Alle imprese poco importa se nel giro di quattro mesi (da maggio ad agosto 2011) in Comune è cambiata la bandiera e il parcheggio interrato è passato da essere il grande sogno di un sindaco al grande incubo del suo successore. Perché lo stop al progetto è stata una delle prime operazioni della nuova Giunta comunale, da allora l’impresa aspetta chiarimenti e soldi. La direzione generale del Comune si è affidata a uno studio legale romano per capire come interrompere un iter più che avviato e la Giunta comunale la settimana scorsa ha stabilito che la mancata consegna dei lavori non è da considerarsi un adempimento del contratto. In pratica, secondo la teoria del Comune non c’è spazio per chiedere la risoluzione del contratto e «l’appaltatore può soltanto chiedere di recedere dal contratto». Secondo la delibera della Giunta «la mancata consegna non rientra nella fattispecie dell'inadempimento contrattuale, quanto piuttosto della mora credendi. Ciò implica che non sono esperibili gli ordinari rimedi contro l’inadempimento, ma solo quelli previsti dal regolamento e dal capitolato generale». Il contratto con l’impresa prevedeva la stipula di un atto aggiuntivo dopo l’approvazione del progetto esecutivo e il Comune ha deciso di non farlo perché «non sussistono le condizioni necessarie per la cantierabilità ed eseguibilità dell’inter vento».