Strade prive di servizi promessi dopo il versamento della Bucalossi
Pagati gli oneri, ma le opere tardano ancora
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Una guerra tra poveri. È la frase più utilizzata per descrivere la situazione degli interventi di urbanizzazione a Barracca Manna. Dissesto idrogeologico, pagamento della Bucalossi e il suo utilizzo per i lavori, stanno creando un effetto "coperta corta" che rischia di scontentare, inevitabilmente, numerosi residenti.
VIA DIMENTICATE «Il dissesto idrogeologico è un problema reale, ma una volta intervenuti in questa direzione, è necessario pensare alle numerose strade che non hanno beneficiato dell'urbanizzazione, come via Costantino Spada», evidenzia Edoardo Tocco, vice presidente della commissione Servizi tecnologici del consiglio comunale. «Esiste un dedalo che comprende la zona di via Del Prato, via Magnani e via Rossellini, che aspettano gli interventi da anni». Un problema, quello di Barracca Manna che Tocco conosce bene: «Ho fatto decine di sopralluoghi e per tanto tempo mi sono mobilitato, giorno e notte, per risolvere i problemi. Adesso penso sia il caso di completare il programma, già esistente, degli interventi». Antonello Floris, consigliere comunale eletto col Centro Giovani, pone l'accento su un'altra questione: «Tutti i residenti del quartiere, che hanno regolarmente pagato migliaia di euro per gli oneri di urbanizzazione, hanno diritto agli interventi. Se i soldi della Buccalossi, incassati dal Comune, venissero spesi esclusivamente per l'urbanizzazione, i lavori verrebbero completati in tutte le zone». Il problema riguarda anche le migliaia di pratiche di pagamento che giacciono negli uffici comunali. «Bisogna smaltire al più presto tutte le procedure e fare in modo che i soldi vengano vincolati solo per Barracca Manna» conclude Floris, «altrimenti si continua con una guerra tra poveri».
I RESIDENTI Tra i residenti serpeggia il malumore. C'è chi, da anni, attende i lavori di urbanizzazione che non vengono avviati. «Ho speso 15 mila euro di Buccalossi e ho avuto i primi servizi primari dopo dieci anni», racconta Battista Fadda residente in via Del Prato, «la mia via è stata asfaltata da poco e manca l'illuminazione come in via Rossellini dove ancora la strada è bianca. Inoltre, quando piove la pendenza riversa sporcizia e detriti in via delle Rose». Marco Ximenes, residente in via Costantino Spada, ha ancora vivo il ricordo dell'alluvione: «C'era quasi un metro d'acqua, mi chiedo come si possa affermare ancora che il rischio idrogeologico non esista. Non stiamo parlando di illuminazione o fango, stiamo parlando della sicurezza delle persone».
Matteo Sau