PROVINCIA. Ruoli e compiti
 

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La regola numero uno, ovviamente, è salvaguardare la sicurezza non solo dei bagnanti, ma anche degli operai che dovranno lavorare per bonificare le zone contaminate dall'amianto nel lungomare Poetto. Per questo motivo la legge stabilisce alcuni passaggi precisi che regolano l'individuazione e l'eventuale rimozione del materiale cancerogeno. «Ad oggi - afferma l'assessore provinciale all'Ambiente, Ignazio Tolu - non abbiamo ancora ricevuto la certificazione della presenza dell'amianto sulla spiaggia del Poetto», dovuto all'abbattimento dei casotti avvenuto nel 1986.
LA PROVINCIA «Sarà comunque l'amministrazione cittadina o la Regione - prosegue l'assessore della Giunta provinciale, che forse già oggi andrà a fare un sopralluogo fra la Quarta e la Quinta fermata - che in qualità di committente avrà il compito di avvisare la Provincia per la caratterizzazione dei suoli, per capire quindi se c'è un danno ambientale nella sabbia, nell'acqua o nell'aria». A quel punto si dovrà procedere alle analisi della spiaggia per verificare la condizione dell'arenile: bisogna ancora capire con esattezza, infatti, se la presenza dell'amianto si limita a pezzi grandi, oppure se il materiale è presente in piccole dimensioni e se è andato in profondità. Una volta che verrà certificato che il sottosuolo è inquinato, il principale compito della Provincia sarà quello di organizzare una conferenza di servizi con tutti gli enti interessati a questa spinosa vicenda: Asl, Regione, Arpas e Comune sono gli organi interessati.
IL BANDO A quel punto bisognerà pubblicare il bando per i lavori di rimozione dell'amianto da effettuare nell'arenile della spiaggia dei centomila.
La ditta che si aggiudicherà l'appalto inizierà le opere dopo che lo S.Pre.S.A.L. (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) organo della Asl, avrà controllato la corretta applicazione, nei luoghi di lavoro, delle norme di protezione e di tutela della salute dei lavoratori.
Piercarlo Cicero