Dopo gli scontri per lo sgombero la tensione resta alta
Nel quartiere si aspettano da un momento all'altro un nuovo blitz delle forze dell'ordine: in giro vedette in scooter per avvertire dell'eventuale arrivo di pattuglie di polizia e vigili urbani.
Girano con lo scooter fuori da piazza Medaglia Miracolosa, pronti a segnalare qualsiasi movimento di pattuglie e forze dell'ordine. In molti hanno l'idea che la sospensione dello sgombero del giorno prima sia solo una decisione provvisoria e che, già nelle prossime ore, i vigili urbani e gli uomini della Questura possano tornare per eseguire l'ordinanza e liberare l'appartamento occupato abusivamente da quattro anni, al terzo piano di uno dei palazzi comunali che si affacciano sulla piazza. La tensione nel rione resta altissima, ma ieri c'era una calma apparente nonostante fossero trascorse appena 24 ore dagli scontri che hanno portato due persone all'ospedale. Entrambi sono parenti degli occupanti (una giovane coppia con un bambino di tre anni): una donna all'ottavo mese di gravidanza è tenuta sotto osservazione, mentre il padre ha avuto 15 giorni di cure dopo essersi tagliato le braccia con una lametta per protestare contro lo sgombero. «Quanto è accaduto non dovrà più ripetersi», dice Luciano Collu, assessore al Patrimonio. «Gli scontri con la polizia sono fatti gravissimi che non hanno alcuna giustificazione. Il messaggio da lanciare è che l'occupazione abusiva non paga: è meglio attivare un percorso seguendo le leggi, magari con assegnazioni provvisorie che poi anticipano soluzioni definitive più consone. Ma non si possono accettare azioni illegali o, peggio, scontri con le forze dell'ordine».
Già attivati i canali di mediazione per cercare di liberare l'appartamento senza il bisogno di un ulteriore blitz, anche se dal Comune ripetono che l'ordinanza dovrà essere rispettata per il ripristino della legalità. Nel frattempo, però, è emerso anche un paradosso che la dice lunga sulla situazione. All'arrivo nel palazzo, funzionari comunali e vigili urbani (scortati dai poliziotti in tenuta antisommossa) si sono trovati davanti agli occhi un portoncino blindato nuovo di zecca: lo avrebbero montato di recente, svela una fonte del Municipio, gli stessi operai del Comune nonostante ci fosse già firmato un decreto di sgombero. Archiviati gli scontri di giovedì, quando sono volati anche piatti e lampadari dalle finestre e qualcuno ha minacciato di lanciare anche una bombola del gas, tra gli abitanti del rione sembra esserci la convinzione che l'intervento sia solo rimandato. Già ieri all'alba, poco dopo le cinque, si era sparsa la voce in alcune palazzine che i blindati della Questura stessero tornando e qualcuno è sceso in piazza. Ma era un falso allarme.
FRANCESCO PINNA
11/10/2008