Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I pisani, gli aragonesi e l'arrivo della Madonna

Fonte: L'Unione Sarda
17 aprile 2008

Storia della protettrice dei naviganti
I pisani, gli aragonesi e l'arrivo della Madonna
Il prossimo settembre il Papa arriverà a Cagliari per celebrare il centenario della proclamazione della madonna di Bonaria a patrona massima della Sardegna.La statua lignea della madonna approdò nel 1370 là dove oggi una colonna ricorda l'evento, sul lato destro della gradinata di fronte alla basilica, e la vergine fu chiamata Bonaria forse perché quella zona anticamente era conosciuta come Balnearia ossia luogo di terme e di mare che secoli or sono lambiva i piedi della odierna scalinata. Il colle ha una lunga storia risalente al periodo punico e romano come testimoniano i sepolcri ipogeici ed i colombari destinati a sepolture. Ai piedi del colle sorgeva una chiesa, ormai scomparsa, Sancta Maria in Portu Gruttae, con chiaro riferimento alle grotte e alla zona portuale di allora che più tardi prese il nome di S. Bardilio che accolse il cardinale Visconti in occasione della sua visita in città nel 1263.Al tempo dei pisani, Bonaria fu un porto commerciale con magazzini che sorgevano lungo la strada principale del borgo chiamata via Dei Mercanti. Quando, nel 1324, gli Aragonesi giunsero per conquistare Castel di Calari, occuparono il colle e ne fecero una città fortificata, costruirono un santuario affidato ai frati della Mercede e più tardi un monastero. Nel 1370, come narra la leggenda, in una giornata di tempesta, approdò nelle vicinanze del monastero una cassa che nonostante gli sforzi non fu possibile rimuovere. Furono chiamati i frati della Mercede e d'incanto essa diventò leggera e fu agevole trasportarla in convento dove, una volta aperta, mostrò il suo contenuto: una statua lignea della Vergine Maria con in braccio il bambino Gesù. La pesante cassa di noce era caduta in mare da una nave a causa di una tempesta.Il santuario, da allora chiamato Nostra Signora di Bonaria, custodisce tuttora i resti della cassa e la statua che vengono venerati dai naviganti che nei secoli hanno donato numerosi ex voto ora compresi in un museo. Dopo il suo approdo a Cagliari, Nostra Signora di Bonaria fu riconosciuta protettrice dei naviganti e la sua venerazione superò il mediterraneo, infatti nel 1570 lo spagnolo Pedro Mendoza si raccomandò alla madonna di Bonaria per proteggere la sua spedizione attraverso l'Atlantico e quando giunse sul rio della Plata chiamò la città che avrebbe fondato Buenos Aires in onore della vergine che consentì l'esito positivo della spedizione.SERGIO ATZENI