Comune
AMBIENTE In città ci sono 11 stazioni che rilevano la qualità dell’aria, ma solo quelle gestite direttamente vengono sfruttate. Castagna: «Le nostre 4, comprate con fondi Por, non le usano» n Il Comune ha undici centraline per rilevare l’inquinamento. Spesso sono finite nel mirino per la scarsa attendibilità dei rilevamenti. I dati hanno portato più volte Cagliari ai livelli di città in cui il Pm10 si vede praticamente a occhio nudo. L’assessore ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo difende le centraline del Comune. «Per quello di cui sono a conoscenza io funzionano regolarmente - spiega l’esponente della Giunta comunale - è stato fatto anche l’aggiornamento tecnologico e registrano regolarmente i dati. Tra l’altro ne abbiamo anche di più di quanto preveda la norma per città delle dimensioni di Cagliari». E questo è proprio il punto: le centraline sono 11, ma il Comune ne riconosce solo 7. «Noi abbiamo quattro centraline di nostra competenza, ma non so perché i dati prodotti non vengano utilizzati», spiega Ezio Castagna direttore del Ctm. La società di trasporto pubblico di cui il Comune detiene il 67,5 per cento delle azioni ha acquistato quattro centraline che non vengono sfruttate. «Le abbiamo acquistate con i fondi Por - conferma Castagna - ma onestamente non conosco il motivo per cui la loro funzione non venga sfruttata. Se i dati devono andare all’Arpas o al Comune? Spetta all’amministrazione comunale questa competenza». Ma nonostante le centinaia di migliaia di euro spese per l’acqiusto e la manutenzione delle apparecchiature le centraline sono praticamente inutili. Sono in funzione quelle gestite direttamente dal Comune in viale Ciusa (proprio davanti al deposito del Ctm), piazza Repubblica, via Italia, via Sant’Aven - drace, Tuvixeddu, di fronte al Mercato Ittico, e Ponte Vittorio. «Tra l’altro in due di queste, a Pirri e in via Sant’Avendrace - aggiunge l’assessore Leo - sono stati installati dei pluviometri collegati con la Protezione Civile ne con i nostri cellulari. In occasione delle abbondanti piogge di novembre abbiamo sperimentato il loro corretto funzionamento». Ma le altre quattro centraline, sistemate in viale Elmas, viale Monastir, Terramaini e viale Poetto, sono completamente inutli. Così come lo sono i costosi autovelox fissi sistemati in viale Poetto, viale Diaz, via Torricelli e viale Colombo. Anche questi acquistati dal Ctm e destinati al solo effetto deterrente perché difficilmente in quelle strade potranno entrare in funzione. L’unico ad aver preso vita è quello dell’Asse mediano. M.Z.