Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Snoopy, travolto anche dalla burocrazia

Fonte: L'Unione Sarda
13 ottobre 2008

La storia di un epagneul breton investito da un'auto e ritrovato dalla Polizia municipale

I padroni trovano il canile chiuso, muore da solo in un box

La padrona accusa il Comune, ma il dirigente del servizio zooiatrico replica: «Le sue condizioni erano gravi. Purtroppo non ce l'ha fatta».
Dopo due giorni di agonia, Snoopy, un bellissimo epagneul breton, è morto. Solo, dentro un box del canile, lontano dalla sua famiglia. La proprietaria chiede di raccontare la disavventura del suo cucciolo: «Spero che la mia esperienza non si ripeta più, solo per questo voglio renderla pubblica», dice Annarita Schirru. «Non accuso nessuno, ma penso che se ci fosse stata una maggiore collaborazione tra la polizia del servizio ambientale e la struttura comunale di via Po il cane sarebbe ancora vivo».
LA STORIA Snoopy il 16 settembre passeggia a Pirri con il fratello della sua padrona: «Non aveva il guinzaglio e scorrazzava da una parte all'altra», spiega Schirru. «A un certo punto mio fratello sente il cane lamentarsi e vede un'auto che riparte a tutta velocità. Il cucciolo da quel momento sparisce. Subito facciamo la denuncia di smarrimento». Dopo un giorno di ricerche, a casa di Snoopy arriva una telefonata della polizia municipale: «“Abbiamo ritrovato il suo cane, è stato investito ma sta bene”, mi spiega un agente prima di darmi un appuntamento per il pomeriggio successivo nella sede di via Crespellani». Felicissimi, i proprietari del piccolo il giorno stabilito si recano negli uffici del servizio ambientale, dove due poliziotti confermano che il cane, munito di microchip, era stato investito vicino all'asse mediano di Pirri, curato dai veterinari della Asl che lo hanno trasferito al canile. E fanno sapere che da quel momento il quattrozampe sarebbe potuto tornare a casa: «Corro al canile a prendere Snoopy, ma lo trovo chiuso. Un signore mi spiega che il pomeriggio non è aperto al pubblico e mi invita a tornare la mattina seguente», prosegue la proprietaria. Dopo 15 ore di angoscia la tragica scoperta: «Arriviamo alle 8 in via Po e troviamo il cucciolo morto, dentro un box». La padrona sconvolta si chiede: «A cosa servono tutti questi passaggi? Perché non ci hanno restituito subito il nostro cane?».
LA REPLICA Una risposta arriva dal canile: «Snoopy è entrato da noi il 17 settembre sera, era stato curato dalla Asl e noi abbiamo continuato le visite. Le sue condizioni erano gravi. Purtroppo non ce l'ha fatta», spiega Pietro Frongia, dirigente del servizio zooiatrico comunale. «Se qualcuno ci avesse comunicato che erano stati trovati i proprietari e che sarebbero venuti a prenderlo avrei aperto il canile anche nel pomeriggio. In casi urgenti lo facciamo senza problemi». L'iter burocratico ha complicato tutto e il piccolo epagneul breton ne ha pagato le conseguenze.
FRANCESCA GHEZZO

12/10/2008