Tonio Melis (Pdl): «È necessario concludere i lavori per l'apertura di via Verga»
Mai utilizzati 1 milione e 600 mila euro per il quartiere
Una fase di stallo prima dell'avvio degli interventi di urbanizzazione a Barracca Manna. I fondi, che il Comune ha stanziato per il quartiere di Pirri, sono stati congelati in attesa che vengano stabilite le priorità. «C'è un milione e seicento mila euro a disposizione», dichiara Paolo Castangia, presidente della commissione lavoro Servizi tecnologici di Pirri, «è necessario prima di stabilire qualsiasi intervento, focalizzare bene le priorità».
FASE D'ATTESA Lo stop è stato chiesto per scegliere con attenzione le strade sulle quali intervenire. «La priorità dei lavori sul quinto lotto di Barracca Manna, uno dei più esposti al rischio idrogeologico, è stata rispettata», spiega Castangia, «alcune strade, del quarto lotto, non hanno beneficiato di interventi e ancora rimangono in attesa dei lavori che possano garantire un minimo di sicurezza. Per questo motivo, ho chiesto a Pierluigi Leo, assessore comunale ai Servizi tecnologici, di accantonare i fondi per le zone maggiormente disastrate, come, per esempio, il territorio di Is Campus». A questo punto, si rende necessario individuare dei criteri di scelta: «Il dissesto idrogeologico è la base sulla quale si potrebbe stabilire la regola per fare una mappatura delle strade sulle quali intervenire. Una cosa è certa: prima di spendere i soldi è necessario avere chiara la situazione». E il criterio del pericolo in caso di pioggia viene accolto con favore anche da Tonio Melis (Pdl), che però sottolinea: «Tutti gli interventi a Barracca Manna erano già stati programmati dalla precedente amministrazione comunale in accordo con Gianni Giagoni, al tempo assessore comunale ai Servizi tecnologici».
Sulla necessità di intervenire dopo avere sancito principi saldi, Melis dice: «Bisogna riprendere i lavori delle strade che rientravano negli interventi sul quarto lotto per portare a compimento un processo di riqualificazione iniziato da diversi anni». Non solo dissesto idrogeologico. Melis mette in evidenza la «necessità che si concludano i lavori per l'apertura di via Verga che permetteranno di realizzare la circonvallazione con un conseguente miglioramento della viabilità».
MASSIMO IMPEGNO In questa fase d'attesa il consiglio di Pirri giocherà un ruolo determinante nella scelta delle strade. Il rischio, inevitabile, di trascurare qualche via non ancora urbanizzata, comporta un'assunzione di responsabilità della quale l'assemblea si fa carico. «Stiamo lavorando in collaborazione con l'amministrazione comunale per la realizzazione di tutti i lavori finanziati a Barracca Manna», afferma Luisella Ghiani, presidente dell'assemblea, «certamente faremo in modo che gli interventi coinvolgano il maggior numero di strade possibili, tenendo però a mente la necessità di risolvere il rischio idrogeologico».
L'ASSESSORE Da parte di Pierluigi Leo, assessore comunale ai Servizi tecnologici, c'è massima apertura nei confronti delle scelte che l'assemblea della frazione presenterà al consiglio comunale. «Non c'è nessun problema nel demandare all'aula pirrese la scelta delle zone nelle quali fare gli interventi». E, poi, precisa che «durante gli incontri, sono emerse alcune perplessità che abbiamo prontamente accolto e sulle quali intendiamo dialogare in massima armonia». La pausa di riflessione, necessaria per la scelta delle priorità è l'ultimo passaggio per concludere l'iter: «Stiamo andando avanti con la progettazione alla quale seguirà la gara per l'affidamento dei lavori», spiega l'assessore, «ho comunicato ai consiglieri di Pirri che dovranno individuare le strade alle quali dare precedenza negli interventi. Penso sia giusto così. In questo modo, sarà rispettato il principio di decentramento, il ruolo di rappresentanza e di presenza nel territorio svolto dal consiglio della Municipalità».
L'ITER Una volta individuate le strade, rimangono alcuni passaggi che prevedono «la modifica del Piano degli interventi e la successiva approvazione in consiglio comunale. Noi congeliamo per un periodo i fondi in attesa di conoscere le valutazioni che», conclude Leo, «salvo impedimenti di natura tecnica, verranno accolte».
Matteo Sau