Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Una coltellata al braccio durante la rissa in strada

Fonte: Sardegna Quotidiano
28 maggio 2012

ALLA MARINA

 

Una coltellata, a poche ore dall’in - contro tra il sindaco Massimo Zedda e i residenti della Marina. Un ferito, poco prima delle due del mattino in via Baylle, tra venerdì e ieri, al culmine di una lite nella quale chi si è beccato il colpo di lama pare fosse intervenuto per calmare gli animi. Vittima dell’as - salto da parte di due giovani, non ancora identificati, è il dj e animatore delle notti cagliaritane Roberto Zorcolo: la lama del coltello gli è rimasta infilata in un braccio, ma avrebbe preferito non ricorrere nemmeno alle cure del pronto soccorso. La scazzottata con annesso sfoggio di coltello da parte di uno dei rivali, due campani, ha avuto luogo in strada, in via Baylle, all’altezza dell’ex palazzo delle Poste ora restaurato. Ieri mattina, a terra, c’erano ancora il manico del coltello da cucina trasformato in arma e chiazze di sangue. Invece la lama, rimasta infilata nel braccio di Zorcolo, è stata fotografata e postata sulla pagina di Facebook del diretto interessato. Che ha commentato: «Mi è andata bene, grazie agli amici che mi sono stati vicini». Al momento nessuna denuncia è stata presentata alle forze dell’ordine. Tutto è iniziato intorno all’una di notte, in piazzetta Savoia. Secondo le testimonianze i due napoletani, facce nuove nella zona, avrebbero avuto una discussione con alcuni ragazzi all’interno di un bar. Oggetto del contendere: un bicchiere di birra spostato involontariamente. La discussione è degenerata immediatamente, ma i gestori sono riusciti a calmare gli animi. Per poco, però. All’esterno sono volate parole grosse e Roberto Zorcolo è intervenuto per tentare di riportare le discussione nella giusta direzione. Inutilmente: dalla piazzetta i contendenti si sono spostata poco più in là, in via Dettori nella parte che incrocia via Baylle. La ricostruzione degli eventi è poco chiara, sono volate botte. La reazione dui uno dei campani è stata inaspettata: il coltello è apparso in un attimo ed è finito nel braccio di Zorcolo. Fortunatamente le conseguenze non sono state gravi: nel resto del quartiere nessuno si è accorto di niente. Certo è che se la zona fosse stata completamente deserta Roberto Zorcolo non se la sarebbe cavata solo con una brutta ferita. Un episodio del genere non era mai successo alla Marina: l’animazione del quartiere, con bar, locali e diverse attività commerciali, aveva infatti allontanato i brutti giri da cronaca nera. E gli stessi gestori sono molto attenti nel selezionare e controllare la clientela che gravità intorno alla piazza. I titolari delle attività commerciali hanno infatti invitato i due gruppi che si sfidavano ad allontanarsi dalla zona mentre intorno la gente continuava tranquillamente a chiacchierare.

ASSEMBLEA E INTERVENTI PD L’episodio notturno, ieri sera, non era arrivato alle orecchie dei partecipanti all’incontro tra residenti organizzato dal comitato “Rumore no grazie ”, promosso da Marco Marini: una riunione che si è svolta dall’affollata assemblea nella quale sindaco e assessori hanno illustrato il loro piano per la convivenza di residenti e locali notturni. Poco più di una quarantina i partecipanti. Ma in sala c’erano anche il presidente del consiglio comunale Ninni Depau (Pd), il collega consigliere Claudio Cugusi e il big del partito Emanuele Sanna. I tre hanno ascoltato gli interventi dei residenti esasperati, che hanno annunciato denunce in Procura per disturbo alla quiete pubblica: da tempo accusano l’amministrazione di non voler intervenire per mettere un freno al chiasso notturno che rende la loro vita impossibile. Gli esponenti Pd, che in Comune sostengono Zedda, hanno promesso il loro impegno affinché venga garantito il rispetto delle regole. Sanna ha anche criticato la decisione, presa da Zedda, di convocare una riunione il giorno prima di quella voluta dai residenti: una sorta di sgarbo. Il promotore del comitato, Marco Marini, accusa: «Ha usato i mezzi e le risorse del Comune per andare contro di noi», dichiara il leader dei residenti arrabbiati, che chiede per l’ennesima volta la chiusura di tutti i locali del quartiere, finiti nel mirino perché «turbano il riposo delle famiglie e dei bambini». Non solo, secondo Marini, sono la causa dello spopolamento della zona: «Nell’ultimo anno ci sono state solo dieci nascite», afferma deciso, «contro venti decessi». Francesca Ortalli