Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cresce il numero di reati e aumentano le denunce

Fonte: Sardegna Quotidiano
28 maggio 2012

SICUREZZA

 

Duemila persone denunciate, 419 arrestate e oltre centomila identificate. Può essere sintetizzata con questi tre dati l’attività svolta dalla polizia a Cagliari e in tutta la provincia nell'ultimo anno. Un’attività che ha visto impegnate tutte le componenti della polizia: squadra mobile, squadra volante, polizia di frontiera, polizia postale, ma anche divisione anticrimine, divisione amministrativa, artificieri, reparto mobile. Ogni uomo e ogni mezzo sono stati messi in campo per garantire la sicurezza dei cittadini come sottolineato dallo stesso questore, Luigi Savina, durante il suo intervento nel corso del suo intervento durante la celebrazione del 160° anniversario della fondazione della polizia, ieri mattina, al Teatro Messimo: «È stata portata a termine un’imponente attività di prevenzione. Tutti i poliziotti hanno operato con professionalità ed ammirevole spirito di sacrificio e senso dello Stato » .

REATI IN AUMENTO E i dati lo confermano. «Il totale generale dei reati dell’intera provincia - ha evidenziato il Questore - ha visto del 2011 un lieve incremento di appena qualche punto percentuale rispetto al 2010. Ma l'azione di repressione svolta è stata imponente: il totale delle persone deferite all’au - torità giudiziaria, in stato di libertà e arrestate presenta un incremento del 16% rispetto al 2010, a riprova proprio del gran lavoro svolto». Numeri che arrivano da una pianificazione e da una strategia ben precisa LE CHIAMATE Nell ’ultimo anno il 113 ha ricevuto oltre 131mila telefonate, con una media di circa 360 al giorno voluta dal Questore: «Quello che preme sottolineare - ha detto il dottor Savina - è che dal decorso anno è stata reimpostata la strategia di prevenzione finalizzandola a massimizzare e potenziare il controllo del territorio, le uniformi in strada e non solo. Puntiamo molto infatti sull’au - mento della presenza in strada di poliziotti, sia con le potenzialità della Questura, sia ricorrendo all’impiego settimanale ed in ore serali e notturne, del reparto prevenzione crimine “Sardegna” ed anche del XIII° Reparto mobile di Cagliari, strutture di polizia specializzate nei controlli sul territorio a persone, edifici, locali pubblici».

IL BILANCIO E i dati parlano chiaro: nel 2011 solo gli agenti della sezione volanti hanno identificato 10.651 persone; 138 quelle arrestate e 289 quelle denunciate in stato di libertà. Il 113 ha ricevuto in dodici mesi ben 131.400 chiamate con una media di 360 al giorno. Imponente anche l'attività svolta dal poliziotto di quartiere con 3.137 contatti con negozianti, ma anche con presidi e con alunni delle scuole e con la presenza nei parchi o durante i mercati rionali. Dal punto di vista investigativo, importante è stata l'attività svolta dalla squadra mobile con 82 persone arrestate, (38 per reati legati allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti, 27 per furti e rapine, 1 per prostituzione e 4 per omicidi) e ben 142 denunciate in stato di libertà. Non secondario nemmeno il lavoro silenzioso degli agenti della Digos che nell'ultimo anno hanno denunciato 65 persone e nove, invece, sono state deferite per episodi di violenza avvenuti allo stadio o durante le competizioni sportive. Effettuati nel corso dell'anno ben 247 servizi di ordine pubblico a Cagliari o in provincia.

LE MANIFESTAZIONI Proprio sui servizi di ordine pubblico, sulle manifestazioni che si sono svolte e si svolgeranno in città si è soffermato il Questore. «La gestione dell’ordine pubblico, condotta con fermezza e senso di responsabilità, ha avuto risultati assolutamente soddisfacenti in città e in provincia – ha sottolineato il Questore Savina - uno sforzo costante, un notevole impiego di uomini nel corso dell'anno, che ha permesso di affrontare con successo situazioni difficili, in delicate manifestazioni, grazie al grande impegno da parte della Questura, ma anche del personale di tutte le forze dell’ordine. C’è stato qualche momento di tensione durante alcune manifestazioni. È comunque aperto un dialogo, necessario, anche con le frange più oltranziste per ricondurre tutto, come ci insegna la storia della polizia di Stato, alla civile convivenza. E proprio il tema dell’ordine pubblico ci rende preoccupati testimoni delle difficoltà in cui versano i dipendenti di molte aziende in crisi, così come lo siamo per le problematiche occupazionali dei giovani, ancor più stringenti in questo particolare momento storico. Le correlate manifestazioni vengono affrontate concertando e condividendo le scelte con le organizzazioni sindacali. Non ritengo sia fuori luogo in questa occasione rappresentare la nostra solidarietà a tali cittadini poiché, anche questa rientra nella prossimità della polizia di Stato». Ma.Sc.