Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Impegno costante a difesa della legalità

Fonte: La Nuova Sardegna
28 maggio 2012



Al teatro Massimo celebrato il 160° anniversario della fondazione della polizia di Stato, con le massime autorità regionali




CAGLIARI Festa sì, ma senza sfarzo. Anzi, all'insegna del rigore, in linea con gli accorgimenti grandi e piccoli (come l'eliminazione del tradizionale buffet di fine cerimonia) per fronteggiare il difficile momento che sta attraversando il Paese. E infatti ieri mattina quando ha preso la parola sul palco del Teatro Massimo, il questore Luigi Savina ha sottolineato, seppure marginalmente, anche quest'aspetto, prima di illustrare i più significativi dati riguardanti l'attività della polizia di Stato – che ieri ha appunto festeggiato il 160° anniversario della sua fondazione – in provincia nel corso del 2011. Festa che è stata aperta giusto davanti all'ingresso principale della Questura, in via Amat, dove alla presenza di un picchetto d'onore in armi il questore e il prefetto, Giovanni Balsamo, hanno deposto una corona d'alloro in onore ai poliziotti caduti nell'adempimento del dovere. Tornando ai dati, c'è da dire che sono corposi, considerato che le persone arrestate negli ultimi dodici mesi sono state 419 e quelle denunciate 1586. Mentre sono state oltre 100mila quelle controllate e identificate durante i servizi di prevenzione e del controllo del territorio che fanno capo all’Ufficio prevenzione generale diretto dal vicequestore aggiunto Gianfranco Murgia. Aspetto, questo, che il questore ha definito determinante per poter assicurare sicurezza: «Un'imponente attività di prevenzione, perché il nostro obiettivo è quello di garantire il libero esercizio di diritti e doveri da parte dei cittadini. Risultati ottenuti anche senza un aumento di organico: un grazie agli appartenenti alla polizia per il lavoro svolto». Ancora più consistente il numero delle chiamate arrivate al 113, che sono state stimate in circa 131mila. Comunque il questore ha sottolineato anche che si è registrato un lieve incremento nel totale dei reati commessi in provincia. «Ma anche un aumento dell'azione di repressione da parte delle forze dell'ordine. – ha spiegato – per le persone deferite all'autorià giudiziaria, in stato di libertà e arresto l'incremento è pari al 16%. Ciò dimostra che è stato fatto un gran lavoro, reimpostando la strategia di prevenzione e portandola a massimizzare e potenziare al meglio il controllo del territorio». Ma ovviamente la Festa svoltasi al Teatro Massimo (dove erano presenti anche il presidente della Regione, Ugo Cappellacci; l'arcivescovo, Arrigo Miglio; il sindaco, Massimo Zedda, parlamentari e consiglieri regionali) è stata, come sempre, anche un momento di comprensibile orgoglio per quei funzionari e agenti che sono stati premiati per una serie di operazioni, che vanno dal salvataggio di una bambina e della mamma per un incendio scoppiato alle porte di Cagliari; alla soluzione delle indagini portate avanti in tempi rapidi dalla Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Leopoldo Testa (premiato insieme ai suoi uomini) su una serie di rapine messe a segno sul litorale quartese, una delle quali sfociata purtroppo con l'omicidio di un imprenditore (Riccardo Meloni), i cui presunti responsabili vengono processati proprio in questi giorni. Insomma, forse lo slogan scelto per il 160° anniversario “Storia di coraggio e innovazione” non è del tutto casuale.