Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Marina, prove di dialogo

Fonte: L'Unione Sarda
28 maggio 2012

Sul tavolo ieri movida, pedonalizzazione, parcheggi. Sguardo sul turismo

Il confronto tra Comune, residenti e commercianti

Suggestivo biglietto da visita per turisti o ricettacolo di inquinamento acustico e ambientale? La Marina è un po' tutt'e due, a seconda che a giudicarlo siano residenti, esercenti o giunta comunale (Massimo Zedda, Paola Piras, Barbara Argiolas, Mauro Coni e Pierluigi Leo), che ieri pomeriggio si sono dati appuntamento all'Auditorium di piazzetta Dettori per l'incontro “Vivere la Marina - costruiamo insieme le regole per una buona convivenza”.
Nessuna barricata, per la prima volta, tra gli abitanti infastiditi dagli schiamazzi notturni da un lato e i commercianti e ristoratori aperti fino a tarda sera dall'altro, né fra loro e il Comune. «Credo sia opportuno capire tutti insieme quali siano le misure da adottare perché il quartiere sia valorizzato e vissuto senza arrecare danni ai residenti», ha spiegato il sindaco Massimo Zedda. «Per questo riteniamo importante ascoltare le loro ragioni, prima di deliberare in maniera arbitraria».
Le proteste dei residenti sono ormai note: «Qui non si dorme: siamo costretti a utilizzare tappi per le orecchie o, in alcuni casi, a ricorrere a psicofarmaci per riuscire a riposare», hanno riassunto Marco Marini del comitato Rumore no grazie ” e Giuseppe Crasta di Nessun dorma . «Non siamo tuttavia contrari alla presenza dei locali - ha precisato Crasta - che in questi ultimi anni hanno valorizzato e reso più accogliente il quartiere. Ci chiediamo però se chi fa musica o ristorazione all'aperto abbia tutte le autorizzazioni». La risposta è nelle carte in mano a uno dei baristi del Vicious Bar, nelle scalette di Santa Teresa: «Non solo abbiamo tutto in regola, ma potremmo addirittura restare aperti 24 ore su 24. Nonostante ciò, abbiamo deciso di rinunciare ai concerti all'aperto per la prossima stagione». Ma «non chiedeteci di sparire del tutto - ha scongiurato Emanuele Frongia di Confesercenti - non è utile al turismo e non è utile al quartiere».
Cassonetti strapieni, rifiuti sparsi per le vie e angoli maleodoranti. È la Marina alle prime luci dell'alba per i residenti che si accingono ad andare al lavoro. Chi propone gli idranti la mattina, chi maggiore vigilanza delle forze dell'ordine: il primo cittadino preferisce appellarsi al senso civico, dei fruitori della movida e degli esercenti nel ripulire l'esterno dei propri locali, anche perché, «abbiamo solo poche settimane di tempo per stabilire regole di comportamento per il quartiere», ha commentato l'assessore alle Attività Produttive.
Fuori dagli interventi urgenti restano ancora una volta l'aumento della pedonalizzazione, dei parcheggi per i residenti e l'accensione delle telecamere di videosorveglianza. Oltre a un piccolo bus a basso impatto ambientale che percorra le vie del quartiere. «Risolverebbe anche il problema dei parcheggi».
Michela Seu