L'iniziativa

«Non basta che sia multiculturale. Vogliamo una città interculturale, dove l'interazione fra i popoli, il dialogo e lo scambio siano i pilastri della nostra società». Così i giovani del comitato Urban Center nel corso dell'incontro tenuto giovedì scorso nella facoltà di Scienze Politiche.
Fra i punti di partenza c'è l'osservatorio permanente, ideato dal ricercatore Lorenzo Grussu sulla microarea cagliaritana crocevia per eccellenza: la Marina. «Il quartiere è a forte vocazione commerciale, pertanto si può cogliere la risemantizzazione degli spazi attraverso insegne in arabo dei market, money transfer e negozi tradizionali. Occorre rilevare i dati, interpretarli e tradurli in servizi per il quartiere». Mano tesa agli immigrati con l'istituzione della Consulta dei cittadini stranieri (potranno fornire pareri sulle delibere comunali), ma tanto resta ancora da fare per le comunità islamiche, come «adeguati luoghi di culto e di sepoltura», secondo Luca De Martini, loro rappresentante, e Patrizia Manduchi, docente di storie e istituzioni dell'Islam. (m. s.)