Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lo spettatore è nel pallone

Fonte: L'Unione Sarda
28 maggio 2012

Calcio, politica e affari

Enrico Pilia
Sì, avete letto bene. Mentre il Cagliari si prepara a ospitare Juve e Milan in via S'Arrulloni, comune di Quartu, fin dal campionato di serie A che comincerà fra tre mesi, quello stesso Cagliari si riaccomoda attorno a un tavolo a dialogare con il Comune. Non quello di Quartu, che ha srotolato un tappeto rosso da viale La Playa a Is Arenas, ma quello di Cagliari. Sì, lo stesso Comune che ha pignorato i soldi della società rossoblù, aprendo una battaglia diplomatica senza precedenti in Italia. A Quartu sognano l'arrivo del campionato di calcio, non mancano i curiosi che si avvicinano al cantiere di Is Arenas per rendersi conto se davvero i lavori sono cominciati. E chissà cosa diranno oggi, anche dalle parti del palazzo di via Eligio Porcu, quando leggeranno delle trattative riaperte fra Massimo Cellino e Massimo Zedda, seppure per interposta persona. Sì, è tutto vero: il Cagliari, in sostanza, punta su Quartu per l'immediato, ma sul futuro le due ipotesi - Sant'Elia e San Paolo, nel senso del quartiere - piacciono sia alla società che al Comune.
L'incontro di giovedì fra i tecnici del Comune (di Cagliari) e quelli della società di Cellino apre uno scenario nuovo, ma non imprevisto. Seppure il tifoso, l'uomo della strada, il giovane calciatore che aspetta di vedere l'Inter, si chiedano: ma non potevano pensarci prima? Già. Prima di far volare gli stracci, scambiarsi accuse durissime e chiudere (per ora) con un contenzioso milionario un rapporto mai decollato, non si poteva pensare - magari un anno fa - a una soluzione di questo tipo? Oggi il Sant'Elia sarebbe quasi pronto per la stagione 2012-2013, dicono gli esperti del settore. Cellino, Zedda e Contini restano i protagonisti, ma lo spettatore è confuso.