Operativa in tre quartieri
Censire le risorse umane presenti sul territorio, collegare domanda e offerta di servizi mettendo in relazione le persone che li producono, facilitare la conoscenza dell'inventiva e dei talenti personali e contribuire a rivitalizzare il tessuto urbano. Questi gli obiettivi del progetto “Banca del tempo”, promosso dall'assessorato comunale al Decentramento in collaborazione con la cooperativa Passaparola.
L'idea è di creare una rete di rapporti umani e un servizio di mutua assistenza tra cittadini per soddisfare esigenze pratiche e ottenere l'allargamento delle relazioni sociali. Il tutto attraverso uno scambio gratuito di prestazioni basato sul concetto del baratto di competenze. Chi si iscriverà alla Banca dovrà dichiarare cosa è in grado di fare e si impegnerà ad offrire prestazioni della durata di un'ora agli altri iscritti. In cambio riceverà identico trattamento e uguali benefici. Qualche esempio? Tizio s'impegnerà a fare la spesa per Caia e a portargliela fino a casa, e in cambio quest'ultima farà da babysitter ai suoi figli in caso di necessità; l'idraulico Sempronio aggiusterà il rubinetto del cardiologo Panfilo e questi si recherà a casa sua per misurargli la pressione in caso di malessere. Sembra un'utopia, ma il progetto è già realtà in altre regioni e dunque l'amministrazione comunale ha deciso di sperimentarlo.
La cooperativa Passaparola avrà il compito di gestire per nove mesi quella che di fatto è la prima Banca del tempo sarda. Le sedi saranno tre: la Circoscrizione 5 di Sant'Elia (sopra il mercato ittico), la Municipalità di Pirri e il Centro Giovani di via Dante 11, ma in futuro il servizio potrà essere esteso a tutta la città.
Il progetto è stato presentato ieri dall'assessore al Decentramento Daniela Noli insieme al vicepresidente della cooperativa Pier Gavino Sechi e al presidente della Circoscrizione 5 Paolo Truzzu. «La Banca sarà attiva a partire dal 20 ottobre», annuncia Noli, «e l'iscrizione sarà totalmente gratuita. Il buon andamento delle transazioni sarà costantemente monitorato e notificato tramite un report che verrà stilato ogni tre mesi».
«Chi aderirà al progetto», spiega Sechi, avrà un suo carnet e dovrà effettivamente dare e ricevere prestazioni. Se un iscritto riceverà più volte senza dare nulla in cambio potrà essere cancellato». Ad occuparsi del front-desk di via Dante saranno quattro giovani formati grazie a un corso ad hoc.
PAOLO LOCHE
13/10/2008