Dal 21 aprile al 22 maggio al Lirico di Cagliari il Festival dedicato al martire guerriero
A teatro con Sant'EfisioLa leggendaria Kitezh e altre sorprese
Sant'Efis gloriosu dilata la sua sfera di influenza sulla città che salvò dalla peste e regala a Cagliari un Festival lungo un mese. Una rassegna che segna l'inizio della stagione operistica e propone come opera rara o comunque non nota al grande pubblico “La leggenda della città invisibile di Kitezh e della fanciulla Fevronija” di Nikolaj Rimski Korsakov. Kitezh, che per sfuggire all'arrivo dei Tartari si rese invisibile sprofondando nel lago. Coprodotta col Bolshoj di Mosca, l'opera debutterà sul palcoscenico cagliaritano il 24 aprile e avrà le invenzioni di un genio visionario. Eimuntas Nekrosius è il regista dell'opera, che miscela mitologia slava e cristiana, storia nazionale e patriottismo. Le scene sono di suo figlio Marius, i costumi della moglie Nadezda Gultiajeva, le luci di Audrius Jankauskas. La compagnia, formata in gran parte da cantanti russi, propone anche i nostri Gianluca Floris, Alessandro Senes, Mirko Dettori. E Stefano Consolini, Rosanna Savoia, Riccardo Ferrari. Sul podio Aleksander Vedernikov, direttore musicale del Bolshoj e fautore con Massimo Biscardi dell'“operazione Kitezh”. La scelta giusta per una bella vigilia del 25 aprile. L'opera (comincerà alle 20, dura quattro ore per quattro atti, ma i primi due sono accorpati) accompagnerà il festival con le sue sette recite. La prima, in diretta Euroradio verrà ripresa e trasmessa da Radio Tre Suite. Diciannove i paesi collegati: Austria, Belgio, Croazia, Estonia, Federazione Russa, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Lettonia, Lituania, Portogallo, Serbia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Ungheria. Tra una replica e un'altra, il resto del Festival. Che propone una serie di appuntamenti di grande richiamo. I primi tre hanno il nome di altrettanti pianisti: il franco-italiano Michael Dalberto, la portoghese Maria João Pires, il marchigiano Giovanni Allevi: idolo dei giovani (e non solo) porterà per la prima volta al Lirico il suo affascinante estro armonico. Ma il clou per molti è il 5 maggio che segna il ritorno a Cagliari di Lorin Maazel, sul podio a dirigere la Filarmonica della Scala. La notizia più curiosa: il grande direttore franco-americano e l'orchestra italiana più famosa nel mondo (impegnati in questi giorni a Milano nella messinscena della prima opera di Maazel) copriranno il vuoto lasciato dall'Orchestra di Praga e dal violinista Maksim Vengerov, fermato nella sua tournée da una indisposizione che lo ha costretto ad annullare tutti gli impegni. Sostituti eccellenti, che proporranno (per il solo appuntamento cagliaritano) la Settima di Beethoven e la Quarta di Ciaikovskij. Un altro grande nome già noto al pubblico - quello di Yves Abel - per il concerto che vedrà protagonista l'Orchestra cagliaritana, e infine il 22 maggio per la prima volta a Cagliari Myung-Whun Chung. Dirigerà l'Orchestra di Dresda che in città suonò nel 1997. Allora, sul podio, c'era il compianto Giuseppe Sinopoli. MARIA PAOLA MASALA