Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Dagli immigrati opportunità di crescita»

Fonte: Sardegna Quotidiano
18 maggio 2012

Miglio

 

MIGRAMED Seconda giornata degli incontri voluti dalle Caritas del Mediterraneo. L’accoglienza dell’arcivescovo appoggiata dal sindaco Zedda: no alla scelta del governo di bloccare i flussi

Apertura agli immigrati, tassello fondamentale per arrivare allo sviluppo completo di una società, in crisi, che deve riscoprire un pensiero laico che non esclude Dio, nel rispetto di religione e provenienza di tutti. È il pensiero dell’arcivescovo Arrigo Miglio, intervenuto ieri alla seconda giornata di Migramed, il meeting delle Caritas del Mediterraneo. Miglio ha parlato in veste di presidente del Comitato per le Settimane sociali della Chiesa cattolica italiana. Il discorso dell’arcivescovo ha poggiato su più punti: «L’Italia non ha ancora ratificato alcune convenzioni internazionali sui diritti dei migranti e dei rifugiati, l’inclusione degli immigrati va vissuta dal nostro Paese come un’opportunità di crescita, anche di fronte a una crisi demografica che avrà tempi lunghi per essere supera ta», ha affermato Miglio, «la loro presenza ci stimola a dare spazio anche all’esperienza religiosa di cui sono portatori, rivedendo il nostro modello di laicità», ha concluso, «per favorire la dimensione religiosa nella società che vogliamo costruire, a garanzia del pieno sviluppo e realizzazione dei diritti della persona». Giancarlo Perego, direttore della fondazione Migrantes, ha aggiunto che «è necessario ripensare il dialogo tra le reglioni, valorizzando le diversità e dando vita a luoghi di culto come segno di cività. Il dialogo», ha sottolineato Perego, «è risorsa contro la crisi, e promuove interdipendenza e cooperazione». Durante la giornata è interventuo anche il sindaco Massimo Zedda: «Il ministro dell'Interno, Cancellieri, ha annunciato la possibilità di chiudere per quest'anno i flussi migratori, ma bisogna essere consapevoli del fatto che non è mai bastato nessun provvedimento di legge per bloccare i movimenti dei popoli in fuga da guerra, povertà e fame», ha spiegato Zedda, invitando a «rafforzare la cooperazione e attrezzarsi anche mentalmente per accogliere questi flussi». Parole condivise da Angela Quaquero, presidente della Provincia: «Il blocco dei flussi migratori è un doppio autogol», dice, «perché aumentano quelli irregolari e restano scoperte fasce di occupazione non coperte da cittadini nativi italiani. Con questa crisi », sostiene la Quaquero, «meglio aprire quanto più i varchi all’immigra - zione regolare, verificando il progetto lavorativo di chi entra». Dopo di lei, anche il vicepresidente della giunta regionale, Giorgio La Spisa, spiega che «serve il dialogo tra religioni e persone di diverso credo in questo momento di crisi. La Sardegna ha sempre favorito l’accoglienza, con circa 700 profughi aiutati negli ultimi tre anni». Paolo Rapeanu