Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Lascia il direttore amministrativo Lirico senza vertici

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 maggio 2012

NUOVA SCOSSA IN TEATRO

 

Il direttore amministrativo del Lirico, Pietro Oggianu, ha rassegnato le dimissioni nelle mani del sindaco e presidente della Fondazione del teatro, Massimo Zedda. L’ente di via Sant’Alenixedda perde così un altro pezzo della cabina di comando. Il primo a essere defenestrato è stato il sovrintendente Gennaro Di Benedetto: il suo rapporto con i dipendenti era diventati così teso che, per la sopravvivenza del teatro e per il quieto vivere di tutti, ha ricevuto una cospicua liquidazione. Un anno di stipendio, (oltre centomila euro) per lasciare libera la poltrona. Un mese fa era stato sostituito dal componente del consiglio di amministrazione Oscar Serci. Che però ha dovuto rinunciare all’incarico in seguito alla lettera, inviata dal responsabile del ministero Salvo Nastasi, con la quale si sottolineava l’incompatibilità dei ruoli di controllore (membro del Cda) e controllato (sovrintendente, anche se a tempo). Così l’interim è passato al sindaco, che adesso perde anche il capo dell’amministrazione: Oggianu ha incontrato il primo cittadino martedì sera e ieri ha inviato la lettera di dimissioni ufficiale motivata, pare, con questioni personali. Un teatro decapitato, quindi, data l’as - senza anche di un direttore artistico. Con le opere che incombono e i debiti da pagare: i fornitori, che vantano un credito complessivo di circa sei milioni di euro, stanno inviando una raffica di ingiunzioni di pagamento e qualcuno sta procedendo con il pignoramento presso terzi. Ossia: quando la Regione verserà la sua parte in banca è certo che non tutti i soldi rimarranno nella disponibilità dell’ente, c’è da pagare chi sta battendo cassa. «Non possiamo più aspettare», spiega Annalisa Pittiu (Cisl), «è il momento che Zedda prenda delle decisioni. Servono delle guide, altrimenti è la morte del teatro ». Una guida, quindi un soprintendente o un responsabile artistico, almeno. Per il primo sta per essere reso pubblico il bando al quale gli aspiranti soprintendente dovranno aderire. I nomi bisbigliati nei corridoi sono tanti: dall’ex Mauro Meli a personaggi meno esperti nel settore, in arrivo da altre regioni. Meridionali.