Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bilancio, sì del Consiglio

Fonte: L'Unione Sarda
17 maggio 2012

COMUNE. Istituito anche un fondo di emergenza per i Servizi sociali
 

Via libera alla manovra dopo l'accordo tra i poli
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Esattamente un anno dopo le elezioni, il Consiglio approva il primo bilancio della Giunta guidata da Massimo Zedda : ventitré voti favorevoli, quattordici contrari e un astenuto vanno bene per dare il via libera alla Manovra finanziaria comunale dopo una settimana di dibattito in aula e - soprattutto - un accordo tra maggioranza e opposizione per la diminuzione dell'Imu, se i soldi incassati dal Municipio con la prima tranche saranno quelli previsti dal ministero. E così la delibera che stabilisce come spendere oltre 300 milioni di euro viene approvata, nonostante «l'incremento del 30 per cento della pressione fiscale nel 2012 e del 37 per cento nel 2013», come ricorda il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris . Per il suo omologo nel più importante partito di maggioranza, Davide Carta (Pd), il documento è invece «un primo passo verso una nuova impostazione delle politiche comunali». In poco più di un'ora si condensano gli interventi di buona parte del Consiglio: Renato Serra (Udc), ne approfitta per parlare degli emendamenti e dell'ostruzionismo: «Tutte le proposte sono state rigettate dal centrosinistra, salvo poi accorgersi che avevamo ragione. La dimostrazione è l'accoglimento delle nostre richieste sulla riduzione dell'Imu». L'argomento è ripreso anche da Claudio Cugusi (Pd): «Spiace che alcuni emendamenti non siano stati accolti: manifestavano dei punti di interesse che avrebbero meritato di più». Il socialista Mondo Perra lo definisce «un Bilancio di mantenimento, dove sono invariati i servizi che il Comune eroga. Certo, non c'è ancora lo sviluppo, ma potremo cominciare a programmarlo con l'assestamento della Manovra». Alessio Mereu (Riformatori) spiega che «pur comprendendo la difficoltà, il giudizio sulla delibera è negativo. Questa Manovra prevede sacrifici per un'unica categoria: quella dei piccoli e medi proprietari di immobili, che hanno sudato e lavorato per poter avere la casa dopo 25 anni di mutuo». Sulla stessa linea il pidiellino Stefano Schirru , che avverte: «A fine anno vedremo un aumento del prelievo e una diminuzione dei servizi offerti». Il compagno di partito Maurizio Porcelli osserva: «Avrei votato a favore se ci fossero state alcune voci, invece assenti, come la lotta all'evasione fiscale e il sostegno alle associazioni». L'aula ha approvato alcuni emendamenti proposti dalla maggioranza. Il primo, scritto da Marisa Depau (Sel) per istituire un «fondo sociale per i contributi agli affitti» di 30 mila euro, tolti dal fondo per le manutenzioni degli immobili di edilizia popolare. Fabrizio Rodin (Pd) ha chiesto e ottenuto invece la costituzione di un «fondo di emergenza» per i Servizi sociali: altri 30 mila euro, che l'assessorato potrà spendere evitando le normali procedure.
Michele Ruffi