Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Brotzu, il manager: dialogo col Comune

Fonte: L'Unione Sarda
16 maggio 2012

IL CASO.

Sui parcheggi la polemica non si placa: concessa ai dipendenti un'area per le auto

 

Vedi la foto Una guerra, diplomatica, su una questione di principio: il posto auto libero. Davanti all'ospedale Brotzu, la maggiore struttura sanitaria della Sardegna, la polemica sui parcheggi a pagamento - a regime dal 15 marzo - non accenna a chiudersi. Dopo gli attacchi dei sindacalisti e, soprattutto, del sindaco Massimo Zedda («Liberate i posti nel territorio cagliaritano e abbattete le opere abusive»), ieri è arrivata la replica, dal sapore di una apertura, del direttore generale dell'ospedale, Antonio Garau: «Sto dialogando col Comune, c'è un confronto che dovrebbe portarci a una soluzione condivisa». Ovvero, si discute su diverse ipotesi, una delle quali è l'aumento dei posti liberi, ma su quelli “blu” non si discute: «I posti auto a pagamento servono per ripagarci delle spese sostenute per allestire il servizio, ma non solo», dice Garau.
Al sindaco Zedda, dopo l'ultimatum arrivato da via Roma, Garau risponde a parole e con i fatti. Da ieri, per i 2200 dipendenti che devono recarsi al lavoro e lasciare l'auto all'interno del perimetro dell'ospedale, c'è la possibilità di posteggiare nell'area che ricade nel comune di Cagliari (l'altro comune che insiste sul Brotzu è quello di Selargius). Con una circolare interna, Garau ha informato nei giorni scorsi i dipendenti e la decisione di aprire a loro, e solo a loro, quel terreno è commentata così dal manager dell'ospedale: «Quell'area è interna all'ospedale, è di proprietà del Brotzu e io la apro e la chiudo quando voglio».
LO SCENARIO La decisione di far pagare la sosta a tutti - eccetto i dipendenti e i malati - non ha regalato un'impennata di popolarità a Garau (e in tanti nelle alte sfere dell'ospedale lo sapevano), ma proprio Garau non si aspettava questa marea di critiche: «Chi entra in ospedale deve pagare, ora che il servizio è a regime possiamo ragionare su qualche dettaglio, ma indietro non si torna: dobbiamo recuperare dopo forti spese». Negli ultimi giorni, soprattutto fra le 13 e le 15, lunghe file di auto si sono formate in via Peretti, all'ingresso dell'ospedale, situazione che ha convinto Garau a offrire ai dipendenti una nuova zona per la sosta. Tutto questo per evitare assembramenti di auto e ulteriori file di automobilisti a caccia di un posto.
Resta in piedi, comunque, il contenzioso con il Comune. Massimo Zedda, il 30 marzo, stanco di ricevere lamentele dai cittadini e giudicando inopportuna l'operazione stalli imposta da Garau, aveva inviato un messaggio abbastanza chiaro: «Abbiamo ribadito al direttore generale del Brotzu che le recinzioni e le sbarre che limitano l'ingresso nello spazio di pertinenza del Comune devono essere abbattute, altrimenti interverremo noi». Da via Roma, una settimana fa, è stata indicata anche una scadenza (90 giorni), entro i quali la direzione dell'ospedale dovrà - dovrebbe - restituire alla città quella parte di parcheggi ora a pagamento. Altrimenti la guerra solo diplomatica potrebbe tramutarsi in uno scontro anche fisico, con i mezzi del Comune pronti a spazzare via le sbarre controllare da un'azienda di Spoleto. Non resta che attendere la prima metà di agosto. (e. p.)