Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Calamosca senza parcheggi

Fonte: L'Unione Sarda
8 maggio 2012

Il gestore del “La Paillote”: «Quei terreni servono per la sosta delle auto»

L'area è una discarica: il Comune chiude l'accesso

Poche settimane fa gli operai del Comune hanno raccolto quintali di rifiuti. E ora, per evitare che gli sterrati di Calamosca si trasformino nuovamente in discariche abusive, il Municipio ha preso una decisione drastica: chiudere con delle grandi barriere di cemento l'accesso alle aree dove d'estate parcheggiano bagnanti e clienti dei ristoranti e dei locali notturni (l'hotel Calamosca e La Paillote).
Una scelta che ha creato polemiche e proteste, tanto che ieri mattina nella baia tra il promontorio di Sant'Elia e la Sella del Diavolo sono arrivati i carabinieri.
LA PROTESTA «Siamo al paradosso: ho chiesto un intervento per risistemare questa strada mille volte e il Comune ha sempre risposto di non poter far nulla perché non è il proprietario», racconta Fabrizio Merella, dello stabilimento La Paillote, «e ora invece chiude l'accesso ai parcheggi che per questa zona sono a dir poco vitali». Nonostante le chiamate al 112, però, i “new jersey” sono stati posizionati all'ingresso dei terreni che costeggiano la strada.
LA PROPOSTA I parcheggi, sostiene Merella, potrebbero essere puliti e gestiti da una cooperativa: «È vero, c'è un problema che riguarda la pulizia di queste aree. Ci è stato spiegato che il Comune non ha più soldi per poter controllare e pulire la zona. Questa potrebbe essere l'occasione per creare nuovi posti di lavoro. Basterebbe dare in concessione i terreni. Invece questa scelta non solo danneggia le attività di Calamosca, ma impedisce a chiunque di venire qui. Dalle associazioni che organizzano escursioni sulla Sella del Diavolo ai semplici bagnanti e turisti».
IL COMUNE L'assessore ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo spiega come è nata la decisione di chiudere i parcheggi: «Abbiamo riscontrato una grave offesa del territorio: quei terreni erano delle vere e proprie discariche abusive. C'era di tutto. Qualche settimana fa abbiamo speso diverse migliaia di euro per pulire la zona, che era in una situazione vergognosa. In periferia, sotto questo profilo, purtroppo non c'è alcun rispetto».
LA PROPRIETÀ Leo chiarisce che nonostante la strada sia di proprietà del Demanio, il Comune può intervenire «a tutela di qualsiasi area, quando ci sono ragioni igienico-sanitarie. Abbiamo informato sia il Demanio che la Regione del nostro intervento. La scelta di chiudere l'accesso a queste zone utilizzate come discariche è l'unica possibile. È successo anche in via Bainsizza, vicino al canale di Terramaini e nella zona tra Su Siccu e Sant'Elia. È l'unico modo per tutelare aree che spesso sono uniche dal punto di vista naturalistico, ma vengono maltrattate da persone incivili».
M. R.