Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stagione finita ma al Sant'Elia si lavora ancora

Fonte: L'Unione Sarda
8 maggio 2012

Forse domani i controlli


Il campionato casalingo del Cagliari è già finito in soffitta ma i lavori continuano ad andare avanti al Sant'Elia. La fuga dei rossoblù a Trieste non ha fermato il piano di interventi per la messa in sicurezza dello stadio. «I Distinti erano pronti da tempo», trapela dal Comune, «la partita con la Juventus si sarebbe potuta giocare tranquillamente in città». La capienza dell'impianto sarebbe arrivata quasi a diciassettemila spettatori, a occhio e croce gli stessi che hanno seguito Cagliari-Juventus al Rocco. Ma lo strappo tra l'amministrazione di via Roma e la società rossoblù ha impedito ogni possibile mediazione nelle ultime settimane. Così ci hanno rimesso i tifosi, ci ha rimesso soprattutto la città, rimasta ai margini di un evento sportivo quasi irripetibile, come la conquista di uno scudetto. L'altra notte le immagini dello stadio triestino hanno fatto il giro del mondo e Cagliari non c'era per una storia fatta di troppe incomprensioni e rancori.
Stupisce peraltro che la Commissione per la sicurezza sui pubblici spettacoli della prefettura si prepari a fare un sopralluogo nei prossimi giorni - forse già domani - con un intervento che ha quasi il sapore della beffa, visto che il campionato del Cagliari si è ormai concluso (resta solo la partita in trasferta di domenica con la Fiorentina). E se arrivasse l'idoneità dell'impianto? A cosa servirebbe? Al massimo a far mangiare le mani ai tifosi (a parte la piccola fetta volata sino a Trieste), costretti a perdere uno spettacolo da album dei ricordi.
Ora bisognerà capire quali saranno i prossimi passaggi della telenovela infinita del Cagliari in cerca di uno stadio. Si attendono notizie da Quartu, per capire se il progetto di ammodernamento di Is Arenas potrà davvero avere gambe. «Ma noi faremo in modo che per la nuova stagione tutto il Sant'Elia sia agibile», fanno sapere dal Comune. «In questi giorni si stanno mettendo a posto anche le curve». La speranza è che si arrivi in fretta a una soluzione: è impensabile che il Cagliari affronti un nuovo campionato di Serie A lontano dall'Isola. Altrimenti c'è il rischio che a rimetterci non siano solo i tifosi: l'appoggio di uno stadio davvero casalingo è fondamentale per affrontare un'intera stagione alla pari con le altre squadre. (g. z.)