Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

25 aprile Aperta l’inchiesta per apologia del fascismo

Fonte: Sardegna Quotidiano
8 maggio 2012

 

PROCURA

Esposto dell’Anpi, la magistratura ora indaga sui saluti romani e i simboli di estrema destra in piazza

La procura ha aperto un’inchiesta per fare luce su quanto accaduto durante le celebrazioni del 25 aprile. Per il giorno della Liberazione, il prefetto aveva autorizzato una commemorazione ai caduti della Repubblica sociale organizzata da alcuni gruppi di estrema destra. Una manifestazione che le associazioni di partigiani avevano duramente contestato, continuando a chiedere che venisse annullata. La vicenda, che aveva provocato non poche tensioni il giorno della Liberazione, è finita sotto la lente degli inquirenti a seguito dell’esposto presentato la scorsa settimana dall’Anpi – l’associazione nazionale partigiani d’Italia. Esponenti dell’associazione, assistiti dall’avvocato Andrea Pubusa, hanno incontrato il procuratore Mauro Mura per chiedergli di accertare “gli eventuali reati che potrebbero essere ravvisati nel corso della manifestazione organizzata dai gruppi neofascisti cagliaritani”. Il fascicolo è stato assegnato al pm Giangiacomo Pilia che ora dovrà verificare se c’è stata o meno violazione della legge Scelba. L’esposto prende le mosse dalla prima lettera inviata dall’Anpi al Prefetto lo scorso 22 febbraio, con la quale si chiedeva di non autorizzare la manifestazione dei nostalgici che da qualche anno si tiene nel pomeriggio del 25 aprile davanti al Monumento ai Caduti di via Sonnino. Secondo l’associazione nel corso della manifestazione “sono stati posti in essere comportamenti esteriori fatti di gesti fisici (camicie nere, effigi di Benito Mussolini al braccio, saluto romano a braccio teso) e di frasi (canzoni e grida) inequivocabilmente fascisti e perciò in netto e palese contrasto con la Costituzione” e con la legge che vieta l’apologia al fascismo. La denuncia che - evidentemente – chiama in causa anche il prefetto Giovanni Balsamo verrà ora valutata dagli inquirenti che hanno già disposto i primi accertamenti. Ma al fronte nero potrebbe presto aggiungersi quello rosso. La manifestazione dei gruppi di destra, aveva suscitato sdegno e proteste tra gli antifascisti della città. Alcuni gruppi avevano così deciso di presidiare piazza Gramsci per impedirne l’ac - cesso ai nostalgici. A tenere separati i due schieramenti ci aveva pensato la polizia che aveva fatto allontanare i “rossi ” per poi bloccare le via d’ac - ceso a via Sonnino. Nella fase di “sgombero” c’erano stati momenti di tensione culminati in una carica degli agenti a cui erano seguiti slogan di protesta e lanci di fumogeni da parte dei manifestanti. Non potendo più avvicinarsi al parco delle Rimembranze i gli antifascisti avevano così deciso –dopo un’assemblea improvvisata – di ripiegare in un corteo non autorizzato che aveva sfilato per le vie del centro fino ad arrivare in piazza del Carmine. M.B.