Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Bondi: «Trattate». Soru: «Sono pronto»

Fonte: La Nuova Sardegna
8 ottobre 2008

MERCOLEDÌ, 08 OTTOBRE 2008

Pagina 4 - Sardegna


Vertice a Roma col sindaco di Cagliari, per ora niente nuovi vincoli




CAGLIARI. Come previsto, per Tuvixeddu il ministro dei beni culturali Sandro Bondi ha deciso di non decidere. Per ora nessun vincolo statale sull’area dei colli punici, soltanto l’invito cortese ma fermo a cercare un accordo fra Regione, Comune e Nuova Iniziative Coimpresa. La Regione si è dichiarata pronta a formalizzare una proposta al costruttore già martedì della prossima settimana. Due incontri separati, il primo al mattino fra Bondi, l’assessore regionale alla cultura Maria Antonietta Mongiu e i due dirigenti dello Stato che hanno competenza sul problema: il direttore regionale dei beni culturali Elio Garzillo e la sovrintendente archeologica ad interim Fulvia Lo Schiavo. Con loro il ministro ha esaminato la situazione dal punto di vista tecnico, poi li ha liquidati con la raccomandazione più scontata: rispettate i vostri ruoli. Al primo pomeriggio il ministro ha ricevuto il governatore Renato Soru, un lungo faccia a faccia in cui il caso Tuvixeddu, ormai un caso nazionale, è stato analizzato da ogni angolazione. C’è l’intesa sul punto centrale: la nota diffusa da Roma conferma «la necessità di prestare la massima tutela all’area». Ma prevale sulle valutazioni di taglio culturale l’invito «a trovare un’intesa con le imprese private già interessate all’accordo di programma del 2000». Che poi sarebbe il gruppo Cualbu, da sempre disponibile a sedersi al tavolo di un negoziato sul quale però hanno pesato le iniziative giudiziarie dell’amministrazione Soru. Bondi, che prima di incontrare gli amministratori si è informato a puntino su ogni aspetto della vicenda, ha insistito sull’accordo perchè permetterebbe di salvare capra e cavoli: l’esigenza della Regione, una tutela reale del sito archeologico minacciato da nuovi interventi edificatori. E quella del privato, che ha in mano il diritto di proprietà sulle aree, tutte le autorizzazioni e i via libera dei giudici amministrativi d’ogni grado. Le proposte di intesa ci sono state, fondate in gran parte su permute: l’ultima - smentita dal gruppo Cualbu - riguarderebbe alcune caserme militari di Cala Mosca. Ma nessuna è stata formalizzata in atti ufficiali, mentre il costruttore ne ha bisogno per valutare le proprie convenienze.
Dopo il governatore il ministro ha ricevuto anche il sindaco di Cagliari, Emilio Floris. Che - a leggere la nota - ha dichiarato la propria disponibilità, una volta raggiunto l’accordo con i privati, a costituire un tavolo di lavoro comune col ministero e con la Regione per la tutela e la valorizzazione dell’area. Intanto il ricorso al Consiglio di Stato contro la bocciatura del Tar allo stop imposto dalla Regione ai lavori sul colle non è ancora partito: forse è arrivato davvero il momento di deporre le armi giudiziarie e di passare al dialogo. (m.l)