Lirico
VIA SANT’ALENIXEDDA L’annuncio del sovrintendente a tempo Serci: i fondi Por non sono più disponibili, rifiutata la proposta della società esterna. In bilico anche il parco della musica
Saltano 4 milioni e settecentomila euro per il teatro Lirico. Erano i fondi Por 2007/2013 apparecchiati dalla Regione per allestire una produzione con soggetto sardo in grado di coinvolgere sia la Fondazione cagliaritana che il De Carolis di Sassari. Ieri la brutta notizia: il sovrintendente “ad interim” Oscar Serci ha convocato le sigle sindacali per comunicare che il finanziamento era perso. Oscura la motivazione, anche se si sa che i due teatri saranno “risarciti ” con due milioni e mezzo, disponibili però per il decentramento. Intanto si profila all’orizzonte un altro possibile danno per le casse esangui del Lirico: «Sono fermi da gennaio i sei milioni di euro stanziati per il Parco della Musica», denuncia Annalisa Pittitu della Cisl. Il motivo è la mancanza dei collaudi per le strutture che fanno parte del complesso. Non solo, bloccati anche gli altri cinque milioni stanziati per il completamento dei lavori. «Sia i collaudi che le opere devono essere terminati entro giugno», afferma Massimiliano Cecalotti dell’Usb (Unione sindacale di Base), «altrimenti il Parco servirà a poco». Ancora una volta tempi lunghi, tant’è che lo stesso Serci ha promesso ai sindacati di chiarire tutta la questione con l’amministrazione comunale, soprattutto per quello che riguarda la gestione del parco, ancora in stand by, con l’obiettivo di evitare che chi se farà carico abbia sulle spalle ulteriori costi. Ma è chiaro che le sigle sindacali del Lirico non hanno preso bene il fatto che manchino all’appello quattro milioni e settecentomila euro. «Mi lascia interdetta il fatto che si lascino sfuggire le cose di mano in questa maniera», dichiara esasperata la Pittiu. Mentre per Cecalotti «i lavoratori sono stati solo spettatori.
La responsabilità non è loro ma di chi aveva in carico le sorti del teatro, l’ex sovrintendente, con il cda ed il suo presidente». D’altronde la storia del “progetto di produzione nel campo della Lirica con soggetto sardo” del quale il Comune di Cagliari doveva essere capofila muove i primi passi il 12 dicembre del 2011, con una determinazione ad hoc fatta dalla Regione. L’ex sovrintendente Di Benedetto presenta i piani ma vengono bocciati per tre volte. Scende in campo il Comune: il 27 gennaio la dirigente del servizio cultura e spettacolo decide di affidare alla società P.C.S. Sviluppo srl, con sede a Cagliari in viale Bonaria 28, l’incari - co per la predisposizione del prospetto, “considerato che all’interno dell’amministrazione comunale non sono presenti professionalità che abbiano la competenza necessarie”. La società in questione, è esperta come si legge sulla rete, in “consu - lenza di direzione aziendale, riorganizzazione e fusione d’aziende, risorse umane e consulenze”. Il suo compenso per i servizi offerti a palazzo Bacaredda è di 20.933 mila euro. Spesa inutile, dal momento che il progetto presentato dalla P.C. S. Sviluppo srl è stato respinto lo stesso dalla Regione. Francesca Ortalli