Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Le donne del quartiere vogliono un loro comitato

Fonte: La Nuova Sardegna
4 maggio 2012

SANT’ELIA






CAGLIARI Questa pomeriggio a Sant’Elia si riuniscono le donne. Chiedono che gli interventi per il borgo vengano fatti e che la Regione sblocchi i finanziamenti per il porticciolo e che si accelerino le pratiche per utilizzare i fondi disponibili per la riqualificazione abitativa. Il 26 aprile c’è già stata un’assemblea pubblica in cui il sindaco Massimo Zedda si è impegnato a fare il possibile per alla crescita del quartiere, che poi significa posti di lavoro: quello che chiedono gli abitanti. Ora le donne del rione, che subiscono gli aspetti più sgradevoli della crisi e e del non investimento dei soldi disponibili scendono sul piede di guerra. «Hanno intenzione di formare un comitato di quartiere - informa Marisa Depau, consigliera comunale Sel, già promotrice dell’incontro di aprile - e di piazzarsi con una tenda simbolica sotto il palazzo regionale». Per il porticciolo di Sant'Elia, c'è il via libera della Giunta comunale al progetto per i lavori di realizzazione della struttura destinata alla piccola pesca. Sin da dicembre scorso su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras, erano stati approvati il progetto preliminare generale e quello del primo lotto funzionale. Allora l'amministrazione puntava anche a non perdere il finanziamento da cinque milioni di euro previsti dalla Regione nel dicembre 2004 per il primo lotto. «Ma tutto è stato bloccato», precisa Depau - dalla Regione è arrivato lo stop per via di un analogo progetto dislocato a la Scafa. Ma «per Sant'Elia il porticciolo è funzionale ai pescatori e allo sviluppo di una delle attività centrale del rione, la pesca appunto», spiega Depau. Nell’incontro promosso questo pomeriggio dalle abitanti del borgo , oltre al problema-porticciolo, si parlerà anche,«del mancato intervento per la riqualificazione dei palazzoni e del recupero del lungomare che, in questo momento, «si trova in uno stato di profondo degrado», sottolinea Depau. Per il recupero dei palazzoni, a suo tempo, nel marzo del 2008, era stato firmato un accordo di programma tra gli allora sindaco Emilio Floris e governatore della Sardegna Renato Soru che prevedeva diversi interventi per Cagliari. Tra questi, oltre al museo dell'arte nuragica e contemporanea Betile da realizzare a Sant’Elia e poi depennato. La firma sarebbe dovuta essere ratificata un mese dopo dal consiglio comunale, ma la sigla non c'è stata. Ora il progetto di massima per la prima trance di investimenti per il recupero abitativo dei palazzoni di Sant'Elia è in fase di realizzazione e dovrebbe essere pronto entro fine anno. Ma nel rione sono scettici e chiedono garanzie. (r.p.)