4/05/2012 01:00
Primo piano
di Federica Lai
Da anni si parla di un’apertura in Sardegna, nello specifico a Cagliari, di una filiale Ikea, e stavolta sembra che la cosa sia davvero possibile. L’arrivo della multinazionale svedese, specializzata nella vendita di mobili, complementi d’arredo e altra oggettistica per la casa, è molto atteso nell’isola visto il periodo di forte crisi che costringe la maggior parte delle persone a risparmiare. Questo è il punto di vista generale, ma i commercianti cagliaritani cosa ne pensano? “Si lavora un po’ male già da tempo, con l’apertura di un centro simile saremo costretti a chiudere. Noi vendiamo articoli di designe di un certo livello, i loro prodotti hanno, invece, una qualità inferiore, ma soprattutto prezzi più bassi, e tutto ciò non potrà che attirare le persone”, dice Tiziana, commessa di Domus Designe, in via Pola. “E’ dal 2000 che sento parlare di un’apertura dell’Ikea, non so più se crederci. Noi trattiamo un prodotto di qualità medio-alta, quindi non temiamo l’arrivo della multinazionale, non li consideriamo dei concorrenti. Il prezzo dei loro articoli è basso perché producono tutto in kit:in questo modo viene occupato meno spazio, quindi hanno meno magazzini. Inoltre, dovendo montare l’acquirente ciò che compra, non ci sono costi di montaggio”, dice Sandro Serra, consulente d’arredo di Barrago, in via Pola. “Ci sono tanti centri commerciali che ci fanno concorrenza, non sarà l’arrivo dell’Ikea a sconvolgere le cose, qualora dovesse aprire. In ogni caso la cosa non mi tocca, visto che la qualità dei nostri prodotti è completamente diversa. In un certo senso sono favorevole all’apertura, così le persone possono comprare cose carine a basso prezzo”, dice Giampaolo Lanzi, titolare di Spazio e Tempo interni, in viale Trieste. “I loro prodotti sono di bassa qualità, spesso provenienti dalla Cina, non tutti forse lo sanno. Io sono, però, favorevole all’apertura della multinazionale: vedremo realtà di mercato diverse, e se la concorrenza sarà leale non ci saranno grosse perdite per nessuno. Non facciamo di certo salti di gioia, ma potrebbe essere fonte di crescita”, dice Paola, arredatrice di Centro Cucine Lube, in via Fratelli Falletti. “ Sono assolutamente contraria, la fase iniziale sarà una tragedia perché tutti andranno lì: per noi uno o due mesi di mancato lavoro vuol dire molto. Sarà negativo non solo per chi vende mobili, ma per molti altri commercianti, visto che l’Ikea si occupa anche della vendita di biancheria e accessori per la casa”, dice Lucia Manca, dipendente di Mobili Discount, in via Cadello. Un po’ di scetticismo generale, quindi, circa la reale apertura dell’Ikea a Cagliari, da parte di diversi esercenti, ma anche paura nei confronti della multinazionale che, rappresentando una novità, ed avendo dei prezzi concorrenziali, potrebbe richiamare l’attenzione di molte persone.