3/05/2012 20:48
Primo piano
Massimo Zedda con un lungo discorso ha detto la sua sul bilancio comunale: “Il difficile è essere sindaco in una fase come questa di risanamento dei conti pubblici. Non si può sostenere una tesi a Roma e un’altra a Cagliari: Monti ha detto che in questa fase i Comuni e i sindaci ci dovevano mettere la faccia. Anche se può non convincermi il metodo e i principi ispiratori di questa manovra. L’errore fu eliminare l’Ici, questo è quel che Monti non aveva ancora detto. Ma c’era chi sosteneva che la crisi non sarebbe mai arrivata, c’è stata una sottovalutazione di quel tram (non della metropolitana leggera) che stava travolgendo il paese e l’Europa. Capisco la polemica politica, ma qui ognuno ha le sue responsabilità: non possiamo negare ciò che viene detto dalle nostre stesse forze politiche, non è accettabile. A settembre qualcuno diceva che i ristoranti erano pieni e che non c’era crisi, questo veniva raccontato in giro. Io per il fatto di non avere mai governato Cagliari trovo molti limiti e molti problemi. Noi ricevevamo dall’Ici 12 milioni di euro, avevo detto che non avremmo alzato le tasse ma poi abbiamo dovuto fare i conti con i tagli. La verità è che il Paese è in ginocchio, non condivido molte delle scelte ma questa è la realtà, il rischio vero è l’impoverimento delle persone. Sul turismo non basterà la campagna pubblicitaria per attirare i turisti a Cagliari, se con 400 euro si può andare e tornare da New York. Non basteranno sconti e incentivi, c’è una barriera all’ingresso che impedisce l’arrivo dei visitatori in città, visto il caro traghetti. Le aliquote dell’Imu a Cagliari sono quelle fissate dallo Stato, siamo riusciti a non intaccare un euro nell’erogazione dei servizi a Cagliari”.