Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ricette a domicilio per anziani e disabili

Fonte: L'Unione Sarda
8 ottobre 2008

Al vaglio dell'assessore alle Politiche sociali Piras l'estensione del progetto di consegna dei farmaci



Funziona il servizio di consegna a domicilio dei farmaci. Al punto che l'assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras sta ragionando con le parti interessate per estendere il progetto. L'amministrazione sta, per intendersi, cercando di capire se la legge permette anche la possibilità di evitare la fila negli ambulatori ad anziani e disabili che si recano dal medico per una ricetta o per l'impegnativa per una visita medica.
Il servizio è stato promosso nella scorsa primavera: grazie a questa innovazione, chi ha difficoltà di movimento può ordinare le medicine attraverso una semplice telefonata con il proprio medico di famiglia che compila la ricetta e la consegna, rigorosamente in busta chiusa, ad alcuni operatori che poi si recano ad acquistare il medicinale in farmacia. Un servizio a domicilio promosso dall'Ordine ecumenico di San Lazzaro di Gerusalemme, in collaborazione con l'Ordine dei medici della provincia di Cagliari e con il Comune.
Un servizio, tra l'altro, completamente gratuito per le famiglie con un reddito annuo inferiore ai cinquemila euro, per i disabili e per le persone bisognose d'aiuto. I pazienti che usufruiscono del servizio sono, in pratica, costretti a pagare esclusivamente il prezzo del farmaco o il ticket.
Al momento di ufficializzare il servizio, l'assessore Piras aveva annunciato l'intenzione di tirare le somme dopo sei mesi. Trascorso questo periodo, si è reso conto che la consegna a domicilio funziona. E che, addirittura, i cittadini chiedono ulteriori innovazioni. A frenare le eventuali novità potrebbero essere esclusivamente i limiti imposti dalla legge.
In pratica, tante persone si ritrovano a poter usufruire di un servizio per il quale dalle casse del Comune esce una somma, tutto sommato, limitata: l'amministrazione versa all'Ordine ecumenico di San Lazzaro di Gerusalemme 15 mila euro annui per i servizi offerti per cinque giorni a settimana. Una cifra che copre soltanto in parte le spese che questo servizio comporta: tra fattorini, rimborsi benzina, sede di smistamento e centralino, l'operazione costa circa 31 mila euro all'anno. ( fr. gh. )

08/10/2008