Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Tredici Comuni per Cagliari area metropolitana

Fonte: Sardegna Quotidiano
2 maggio 2012

PROGETTO

 

PROPOSTA PD In Consiglio la proposta di legge per l’area vasta cagliaritana

L’IDEA Una proposta di legge presentata dai consiglieri regionali del Pd Chicco Porcu, Marco Meloni e Marco Espa

 Cagliari potrà diventare un’area metropolitana se sarà accolta la proposta di legge firmata dai consiglieri del Pd, Chicco Porcu, Marco Meloni e Marco Espa. L’obiettivo è «organizzare una realtà urbana strategica per tutta l’isola con un assetto istituzionale più efficiente». Tredici i Comuni chiamati a far parte dell’area vasta: dal capoluogo fino a Settimo San Pietro, passando per Quartu, Quartucciu, Selargius, Assemini, Maracalagonis, Sinnai, Capoterra, Sestu, Monserrato, Decimo ed Elmas. Prevista dalla normativa nazionale, la città metropolitana sarà dotata del suo Consiglio e del proprio sindaco, «vertici eletti dai cittadini», precisano i tre del Pd. Il consenso per la sua istituzione avverrà attraverso referendum: «La nostra è una proposta forte che vale anche per la razionalizzazione della spesa», dicono i tre democratici. È prevista un’unica stazione appaltante per acquisto di beni e servizi, insieme a una sola pianificazione urbanistica. E non solo, in tempi di tagli per gli enti locali, la futura città metropolitana farà attenzione alle spese: il costo dei suoi organi istituzionali non potrà superare quello totale sostenuto nel 2011 dalle tredici municipalità che saranno integrate. «Siamo consapevoli del quadro nazionale che limita questo tipo di organismi», dichiarano ancora gli uomini Pd, «e non interferisce nella discussione sulle Province. Si vuole dare a questi territori già integrati nell’area vasta di Cagliari una governance forte che possa compiere delle scelte strategiche». Insomma, un anello di congiunzione tra la Provincia e i grandi Comuni che da soli inglobano circa 500 mila abitanti, senza creare nuove poltrone. «L’area metropolitana è già una realtà», insistono i tre firmatari, «bisogna razionalizzarla per rendere più efficienti i servizi ai cittadini».

Francesca Ortali