Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vertenza al Lirico: dipendenti licenziati, respinto il ricorso

Fonte: L'Unione Sarda
8 ottobre 2008

tribunale Causa. Giudice del lavoro



La prima tappa di quella che si annuncia essere una lunga battaglia legale termina a favore della Fondazione Teatro Lirico: ieri il giudice del lavoro Angelo Lucio Caredda ha respinto il ricorso d'urgenza presentato alcune settimane fa dai sei ex addetti alla biglietteria contro il loro licenziamento, arrivato lo scorso 15 agosto in seguito alla risoluzione del contratto tra il Teatro e la "Biglietterie srl" (la ditta per la quale lavoravano).
I dipendenti, presentandosi davanti al Tribunale, avevano chiamato in causa sia la loro ex società che la Fondazione: chiedevano che venisse annullata la decisione con cui era stata loro imposta la conclusione del rapporto di lavoro, sostenendo che dietro questa iniziativa si nascondesse una sorta di ritorsione di società e Teatro dovuta a una precedente (e ancora in corso) causa che i lavoratori avevano intentato contro le Biglietterie per essere dichiarati loro dipendenti.
Ma, sul piano dell'urgenza prospettato dai legali degli ex dipendenti, il giudice ha ritenuto non ci fossero i presupposti per annullare i licenziamenti. Questo non significa ovviamente che la vicenda sia conclusa qui, anzi: intanto, il provvedimento può essere impugnato con un reclamo ulteriore; inoltre, in ogni caso, il Tribunale nei prossimi mesi deciderà la causa nel merito, cioè più approfonditamente: valuterà se la conclusione del rapporto di lavoro sia stata legittima oppure no.
Il legale della Fondazione, l'avvocato Piergiorgio Corrias (quello delle Biglietterie è Antonello Angioni), è certo che sia così: la società Le Biglietterie, società collegata al Teatro Lirico, aveva deciso di cessare la propria attività e quindi era stata messa in liquidazione. Inevitabile, dunque, arrivare al risultato contestato oggi dagli ex dipendenti.
Opposto il parere dei licenziati, tutti di Cagliari, che prestavano quel servizio dal 2001. Ricevuta la raccomandata con la quale venivano informati della cessazione del rapporto, si erano ritrovati in strada da un giorno all'altro e, a loro dire, senza preavviso e senza spiegazioni: «Per noi è stato un fulmine a ciel sereno - si erano sfogati - mai ci saremmo aspettati una cosa del genere. Ora siamo sulla strada perché senza quei 1.400 euro mensili non possiamo vivere». Da qui il ricorso presentato dall'avvocato Carlo Dore e la successiva proposta del direttore del Lirico Vincenzo Caldo, che aveva ipotizzato per i licenziati un'assunzione a tempo determinato per 24 mesi: non si poteva fare di più, secondo il legale Corrias, in quanto la legge al momento non permette alle Fondazioni l'assunzione a tempo indeterminato. Ma l'ipotesi è stata respinta in quanto ritenuta inadeguata dagli ex dipendenti.

08/10/2008