Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La bottega salvata dai turisti

Fonte: L'Unione Sarda
2 maggio 2012

VILLANOVA. Il fronte del no: il barbiere senza clienti, la scuola-danza che perde allieve
 

L'altra faccia della Ztl: l'isola pedonale piace ai giovani
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Le bilance sono degli anni Cinquanta, quelle rosse con due piatti: uno per la merce, l'altro per i pesi calibrati. Dove via San Domenico si affaccia in piazza San Giacomo c'è la bottega-revival delle sorelle Ulleri, un negozio di alimentari che sembra riprodotto da una cartolina d'epoca. Qui il tempo si è fermato e anche le proteste sulla Ztl non varcano la porta d'ingresso. Un caso raro tra i negozi di Villanova.
B&B «Non possiamo lamentarci» dice Adelaide mentre la sorella Vincenza prepara un chilo di pomodori per una commerciante di via Garibaldi, cliente abituale. Per scaricare la merce non hanno problemi (autorizzati come tutti i residenti dentro la zona off limits per le macchine).
 

POSTEGGI L'unico cruccio è la sosta: devono lasciare il furgoncino nel parcheggio a pagamento dell'Apcoa di viale Regina Elena che (guarda caso) ha aumentato l'abbonamento di favore agli abitanti di Villanova da 30 a 55 euro mensili. I loro incassi, però, non ne stanno risentendo. Hanno acquisito come clienti i nuovi residenti che hanno scelto di vivere nelle case ristrutturate in via Sulis, via Piccioni e via San Giacomo. La bottega lascia poi a bocca aperta gli ospiti dei bed and breakfast: nei sono sorti sei in poco tempo, un fenomeno sottotraccia che frutta un ricambio continuo di stranieri. «Entrano qui», aggiunge Adelaide Ulleri,«e restano a bocca aperta». La bottega old style piace «tantissimo». Una scoperta per i ragazzi cresciuti all'epoca dei supermercati. I giovani (viaggiatori e nuovi residenti) sono - a detta delle due sorelle - gli sponsor più convinti del rione a misura di pedoni.
 

CLIENTI Chi lavora, però, con clienti di vecchia data ha ben altra idea. Giuseppe Congiu, per esempio, barbiere di via San Giovanni (primo tratto dell'isola pedonale, ingresso piazza Marghinotti). Fa barba e capelli da trent'anni, ha iniziato come apprendista, ha rilevato il locale, cambiando solo le poltrone anni Trenta («poi me ne sono pentito»). Un locale che sa ancora di brillantina, desolatamente vuoto. «Dall'11 aprile non ho più visto nessuno», rivela Congiu seduto in un gradino con un amico davanti alla sua barberia: «I miei clienti vengono dagli altri quartieri. Lavoro soltanto con loro. Non si è fatto vedere nessuno, non possono entrare, non sanno dove parcheggiare. Di questo passo chiudo bottega».
 

LACRIME Un pianto comune a questo arriva dall'altro ingresso della zona pedonale lato viale Regina Elena. Maria Plaisant e Lelle Serra, animatrici della scuola Artedanza in via Tristani. «L'entrata in vigore dell'orario che vieta il transito dei veicoli dalle 21 limita notevolmente l'attività didattica», sostengono. «Le allieve dell'ultimo corso, a fine lezione, per raggiungere l'area di parcheggio esterna alla zona, si trovano nella condizione di dover percorrere a piedi un lungo tratto di strada totalmente deserta». La zona è buia, il coprifuoco ztl la rende vuota di passaggi d'auto, gli unici pedoni sono le ragazze che escono dalla lezione. Logico avere paura.
 

FUGA Quanto basta per pensare che dal prossimo anno scolastico staranno alla larga dall'ultimo turno. Così pensano le due titolari di Artedanza: «Questo disagio rischia di incidere notevolmente sulla didattica del nostro istituto che è riconosciuto dallo Stato. Lo abbiamo sottoposto agli uffici competenti. Ci hanno detto che cercheranno una soluzione». Intanto in zona si annuncia una raccolta di firme.
Antonio Martis