Comune
«Una tempesta in un bicchier d’acqua». Così alcuni consiglieri comunali del Pd definiscono lo scontro interno esploso in commissione Bilancio. Ma non è un fatto di poco conto se il pasticcio è arrivato proprio al momento di votare il documento più importante dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale. Il primo bilancio dell’era Zedda, preparato in mezzo ai tagli del Governo, mercoledì arriva in Aula dopo il passaggio in Commissione. La votazione nel parlamentino ha scosso la maggioranza con un forte scontro interno al Pd, tra il capogruppo Davide Carta e il presidente della commissione Claudio Cugusi, e qualche tensione con Sel con uno scambio tra il segretario cittadino dei democratici e quello provinciale dei vendoliani. «A livello consiliare i rapporti con il Pd sono ottimi - chiarisce il capogruppo di Sel Sergio Mascia - stimo il capogruppo Carta, un egregio capogruppo con una gestione leale e senza sbavature». Sul rivale della contesa Cugusi, Mascia aggiunge: «Sarebbe stato meglio evitare comunicati stampa sopra le righe in questi momenti delicati». Le tensioni interne al Pd sono venute al’esterno e pososno avere ripercussioni su tutta la maggioranza. «Spero che le tensioni si stemperino e riprenda il dialogo in vista della votazione in Aula - aggiunge Mascia, che ha partecipato alla votazione in commissione - quello del Pd è un gruppo composto da molti consiglieri e le tensioni sono fisiologiche, anzi sono un segnale di dibattito e democrazia interna». Sulla stessa linea il consigliere democratico Guido Portoghese. «Siamo in 13 e c’è qualche difficoltà fisiologica a tenere il gruppo sempre unito perché ci sono a volte posizioni diverse - spiega - ma si è sempre trovata la sintesi tra le posizioni e in Aula arriviamo sempre abbastanza compatti » . Ma così non sembra dopo lo scambio di accuse tra compagni di partito. «Su quello che è successo in commissione c’è stato qualche errore di valutazione, ma non fatto ad arte: non ci sono stati sgambetti. È anche vero che, come me, ci sono molti consiglieri alla prima esperienza che possono commettere piccoli errori, ma dopo un anno si potrà fare un tagliando e verificare le singole competenze ». Il messaggio del segretario cittadino del Pd Yuri Marcialis è stato chiaro: fate la pace e state buoni. E i consiglieri del Pd stanno seguendo la sua linea. «Quello di venerdì è stato un incidente di percorso - commenta Tanino Marongiu, anche lui in commissione Bilancio - non c’è stato nessuno stratagemma, la votazione si è tenuta tranquillamente, senza alcun artifizio». Solo che è finita in pareggio, che vuol dire una non promozione. Qualche mossa strategica avrebbe potuto ritardare o rinviare il voto e permettere a ritardatari e assenti di far raggiungere la maggioranza al centrosinistra. Non andando così le cose la minoranza ha segnato a porta vuota. «Il consigliere del Psd’Az Paolo Casu - ricorda Marongiu - si era astenuto ed eravamo 4 a 3 per noi, poi ha cambiato idea in zona Cesarini e il voto è diventato 4 a 4». Un pareggio all’ultimo minuto che ha infiammato i rapporti nel Pd. «Bisogna stare più attenti, sono comunque questioni delicate - commenta il consigliere democratico e Alter Nos Francesco Ballero - legittimo e giusto l’invito del segretario cittadino alla ripacificazione, spero che i consiglieri analizzino con serenità i propri errori all’interno del partito, solo a quel punto potremo parlarne anche noi». I toni nei giorni scorsi sono stati particolarmente accesi e Cugusi ricorda che fanno parte del gioco. «Le discussioni politiche, anche se salgono i toni, sono il sale della democrazia: nessuno si deve scandalizzare » . Per stasera il capogruppo Carta aveva annunciato una riunione del gruppo per un chiarimento, ma l’incontro è saltato per impegni di alcuni consiglieri. Confermata sempre per oggi la nuova seduta della commissione Bilancio per discutere delle aliquote Irpef. Probabilmente stavolta non ci saranno assenze. Nel frattempo l’opposizione aspetta il bilancio in Aula con più di mille emendamenti in tasca e si annuncia una settimana impegnativa per il sindaco e la sua maggioranza. M.Z.