Regione. Approvata a larga maggioranza in Consiglio la proposta di Mario Floris (Uds)



Maggioranza e opposizione in Consiglio regionale hanno raggiunto l'accordo sull'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla vicenda di Tuvixeddu. L'Aula ha approvato a larga maggioranza, con 67 favorevoli, 3 contrari e un astenuto, l'ordine del giorno, primo firmatario Mario Floris (Uds), che delega al presidente dell'assemblea Giacomo Spissu la nomina su basi proporzionali della commissione sulla storia del progetto urbanistico che interessa il colle cagliaritano.
Durante la discussione la maggioranza aveva espresso la necessità, poi accolta dall'Assemblea, di eliminare dalla premessa dell'ordine del giorno i riferimenti alle «gravi responsabilità politiche e giuridiche della Giunta regionale» e alle «iniziative urbanistiche ed edilizie della Regione nel compendio di Tuvixeddu», per evitare di influenzare preventivamente il lavoro della futura commissione.
«Spero che l'indagine su Tuvixeddu parta da 20 anni fa e chiarisca da cosa trae origine l'accordo di programma del 2000 sul colle», ha replicato l'assessore regionale all'Urbanistica, Gian Valerio Sanna. «Sulla vicenda di Tuvixeddu sono emerse reticenze e negligenze da chiarire», ha sostenuto Mario Floris (Uds). «La commissione è l'unica strada per verificare responsabilità politiche e amministrative», ha proseguito Floris che ha elencato alcuni dei punti che il consigliere Uds considera oscuri, ricordando anche che «esistono sentenze del Tar Sardegna che hanno annullato disposizioni della Regione e censurato l'operato di alcuni membri della Giunta».
E sulla questione delle responsabilità politiche sono arrivate le critiche del centrosinistra. «Non ci sottraiamo all'istituzione di una commissione d'inchiesta, che serva a verificare anche le responsabilità di chi ha firmato l'Accordo di programma del 2000», ha sottolineato il capogruppo del Pd, Antonio Biancu. L'ordine del giorno è stato alla fine votato, nonostante le rimostranze del capogruppo del Prc, Luciano Uras, che riteneva «carenti le motivazioni» della richiesta di istituzione della commissione.

08/10/2008