Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Calcinacci e prove di recupero

Fonte: L'Unione Sarda
30 aprile 2012

VIA SANT'EFISIO. Ieri il sopralluogo e l'intervento della Protezione civile comunale

La dirigente: «Spetta ai privati l'intervento di restauro»

La buona notizia è che dopo gli appelli dei residenti, ieri la Protezione civile ha effettuato un accurato sopralluogo in via Sant'Efisio, per verificare il grado di stabilità di due palazzine disabitate da anni e ormai pericolanti, all'altezza dei numeri 50 e 52. La cattiva è che al termine del controllo, un tratto della via è stato chiuso al traffico.
PROTEZIONE CIVILE «I due stabili che abbiamo controllato insieme al personale dei Vigili del fuoco non sono sul punto di crollare», ha assicurato Clara Pala, dirigente della Protezione civile comunale, «la chiusura della strada (tra piazzetta Sant'Efisio e vico III) si è resa necessaria, a scopo precauzionale, per la possibile caduta dall'alto di detriti».
I RESIDENTI In altre parole, le palazzine sembrano reggere, ma dai cornicioni dei piani più alti si potrebbero verificare improvvisi distaccamenti di porzioni di intonaco e cemento. Perplessi i residenti. «Il fatto che dopo tanto tempo il Comune si sia interessato è positivo», commenta Giorgio Lucio, stampacino, «ma serve più chiarezza. Se le facciate devono essere sistemate che lo si faccia subito perché non vorremmo che la strada restasse chiusa a lungo».
RUDERI PRIVATI L'ingegner Pala ha spiegato che la proprietà dei ruderi non è comunale. «Spetta ai privati l'intervento di restauro». La transenna col cartello di divieto di transito ha resistito poco. Dopo mezz'ora alcuni residenti l'hanno spostata e nella via hanno ripreso a circolare i pedoni e i veicoli. A loro rischio e pericolo. Nelle more di una messa in sicurezza che si attende da tempo immemorabile. Non solo in via Sant'Efisio, ma anche nelle vie Fara e Buragna, dove svettano sinistramente altri resti di palazzine in condizione disastrose. (p.l.)