SPORT. Appello al Comune di Paolo Secci, presidente fondatore
La società costretta lasciare gli impianti
«Se le cose non cambieranno, saremmo costretti a emigrare o a chiudere: una fine ingloriosa per la società». Paolo Secci, presidente onorario della Jupiter, non utilizza giri di parole e affronta a testa alta il destino della società sportiva che, dopo 38 anni di attività nel calcio, ma anche nel basket e nella pallavolo, potrebbe essere arrivato al capolinea. Bisogna abbandonare il campo e, senza un'alternativa, il triplice fischio potrebbe essere definitivo.
LA PAROLA Per capire ciò che avverrà nell'immediato futuro, bisogna fare un salto indietro nel tempo, precisamente al 1974, quando Paolo Secci, assieme a Vittorio Viola e Gianfranco Pau, ebbe l'idea di consegnare a Pirri una società sportiva. «Alla prima assemblea», racconta Secci, «presero parte un centinaio di persone. In quel momento è cominciata la storia della Jupiter». Per qualche anno il nomadismo accompagnò le fatiche dei piccoli giocatori. Poi la sistemazione definitiva: «Individuammo un terreno nel prolungamento di via Fonseca, di proprietà di Giovanni Ambu il quale fece un contratto in comodato d'uso gratuito a mio favore». L'accordo, però, prevedeva una clausola, come spiega Secci: «Il terreno faceva parte di una lottizzazione, approvata dal Comune nel 1976. L'accordo, fatto tra galantuomini, mi impegnava a restituirlo al proprietario al momento dell'inizio dei lavori. Quel giorno è arrivato e io, naturalmente, intendo mantenere la promessa fatta allora».
APPELLO Non tutto è perduto, la salvezza della Jupiter potrebbe arrivare in zona cesarini. L'arbitro della partita della sopravvivenza è l'amministrazione comunale come spiega Paolo Secci: «Il nostro sogno sarebbe che questo terreno, già strutturato per attività sportive, ci venisse messo a disposizione dal Comune al momento in cui vengono consegnate le opere di urbanizzazione». Un'ipotesi non remota dal momento che «nonostante la destinazione d'uso non sia la realizzazione di un impianto sportivo, il terreno è attrezzato e, sulla superficie, non deve sorgere nessuna costruzione. Destinarlo ai bambini del quartiere sarebbe l'ideale».
RAGAZZI In 38 anni di attività la Jupiter ha rappresentato un'alternativa alla strada per tanti ragazzi. Un aspetto molto importante, sottolinea Paolo Secci: «Vogliamo coinvolgere i ragazzi nello sport, in tanti anni, assieme a Giancarlo Leinardi, anch'egli presidente onorario, abbiamo fatto in modo che l'educazione fosse il perno della società: più volte abbiamo vinto il premio disciplina».
Matteo Sau