Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Assenze, è caos sulle indennità

Fonte: L'Unione Sarda
8 ottobre 2008

Attesi i chiarimenti del ministero


Con l'emanazione del Decreto legislativo 112 e la successiva conversione nella Legge 133 del 6 agosto scorso, la normativa, nel suo complesso, è incompleta. Almeno a detta degli istituti appartenenti ai vari comparti della pubblica amministrazione: non solo non è stato ancora possibile recepire le varie differenziazioni rispetto al passato in materia di accertamento delle assenze per malattia, ma, addirittura, non si è ancora provveduto a trattenere ai dipendenti, sulle retribuzioni loro spettanti, le varie indennità escluse dalla nuova legge.
I TAGLI Nel caso di assenze per malattia eccedenti i 10 giorni, la nuova legge prevede che per i primi 10 giorni il dipendente deve soggiacere al pagamento della sola retribuzione di base con esclusione delle varie voci aggiuntive, anche se corrisposte con regolarità unitamente alla retribuzione. Una circolare del Dipartimento della Funzione pubblica precisa che le norme anti assenteismo vengono applicate in modo diversificato a seconda dell'area di appartenenza. Così, ad esempio, i dipendenti statali appartenenti alla cosiddetta area I (nella quale sono compresi, tra l'altro, il personale militare delle forze pubbliche) non dovrebbero essere soggetti all'abbattimento, in caso di malattia, dell'importo collegato alle varie indennità che continuerebbero ad essere corrisposte insieme allo stipendio tabellare, alla tredicesima e agli assegni ad personam.
ENTI LOCALI In questo comparto, che comprende, tra l'altro i dipendenti di Comuni, Province e Regioni la parte fissa della retribuzione non è riportata né sul contratto né sulla busta paga. Per cui, l'intera voce confluisce nel calderone del trattamento “accessorio” destinato ad essere escluso dal pagamento per i primi 10 giorni di assenza. Oltre ai casi riportati, esistono, tuttora, nel nuovo testo di legge, numerose dimenticanze che non consentono alle amministrazioni interessate di poter effettuare, in caso di malattia, le trattenute in tempo reale. Si attendono poi chiarimenti anche per la scuola e gli enti previdenziali.

08/10/2008