27/04/2012 00:38
Primo piano
Lo hanno definito “il sindaco arancione di Cagliari”: Massimo Zedda, ieri notte a Genova per sostenere il candidato sindaco Marco Doria, ha rilasciato una lunga intervista al giornale storico di Genova, Il Secolo XIX. “In Comune è sempre una lotta contro i tagli, ma guai a toccare i servizi sociali. I bisogni crescono”, dice il sindaco di Cagliari. “Io, Pisapia e gli altri nuovi politici rappresentiamo l’idea di un nuovo partito? No, ma è vero che la nostra forza è stata ascoltare la gente. Governare con il Pd? Non è difficile. Il Pd è stato il primo partito a puntare sulle primarie, dove la gente però vota il candidato, non un partito”. Zedda si confessa e aggiunge: “Una litigata tra il sindaco e il Pd, nelle città di centrosinistra, sarebbe un errore folle, fatale. Il Pd è la spina dorsale della maggioranza e io cerco costantemente il dialogo. Dal Pd non ho subito pressioni, a Cagliari non esisteva un “sistema” di centrosinistra perchè aveva sempre vinto la destra”. Zedda lancia anche un nuovo slogan, la chiama “la città partecipata, quella che stiamo provando a fare anche a Cagliari. Tutti ne parlano, noi la stiamo facendo davvero. I cittadini si sono indeboliti, le scelte sull’Imu dipendono da Roma ma non è possibile toccare il welfare, le scuole e la cura della città”.