Paura degli scontri, forze dell’ordine in allarme Tartassati e artigiani nel corteo contro Equitalia e le banche
di Stefano Ambu wCAGLIARI Venticinque Aprile di Liberazione. Ma anche di polemiche, tensione e paura che qualcosa vada storto. Le preoccupazioni maggiori riguardano le manifestazioni del pomeriggio. Via Sonnino, nel cuore di Cagliari, rischia di trasformarsi in una specie di linea gotica. Forze dell'ordine già in preallarme: l'ora X scatta alle 16.30. Da una parte i nostalgici della Repubblica di Salò con il loro presidio davanti al monumento dei Caduti. Dall'altra un gruppo di partecipanti alla manifestazione tradizionale, quella organizzata tra gli altri dall'associazione partigiani, che di mattina si dovrebbe sistemare con musica e banchetti dall'altra parte della strada, in piazza Gramsci: nelle scorse settimane in città c'è stata una forte mobilitazione, guidata dal coordinamento antifascista, per chiedere al prefetto di non dare l'autorizzazione all'iniziativa dei gruppi di destra. L'ultimo appello è partito nelle scorse ore dai social network, con l'invito – rivolto ai partecipanti al corteo diretto in piazza del Carmine – a invadere alle 11.30 piazza Gramsci, a due passi dal sit in (previsto per le 16.30), di chi vuole ricordare i caduti della Rsi. «La partecipazione è libera- si legge negli inviti degli organizzatori di destra su Facebook - partecipiamo senza cedere ad alcuna provocazione. Diamo una lezione di civiltà a chi vorrebbe impedirci di esercitare questo nostro diritto». Iniziativa già autorizzata dalla Prefettura nonostante le polemiche e gli appelli lanciati prima dall'Associazione nazionale partigiani, poi da diversi consiglieri comunali e infine da un gruppo di parlamentari sardi con un’interpellanza al ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri. I firmatari del documento sono Giulio Calvisi, Arturo Parisi, Paolo Fadda, Siro Marrocu, Guido Melis, Caterina Pes, Amalia Schirru e Antonello Soro (Pd), Federico Palomba (Idv) e Antonello Mereu (Udc). La posizione del Comune è già stata espressa dal sindaco Massimo Zedda che, rispondendo la scorsa settimana a una delegazione del Comitato antifascista che aveva appena tenuto un sit in davanti al Municipio, ha detto di essere contrario all'iniziativa dei gruppi di destra. Perché, proprio in quella data, potrebbe suonare come una provocazione nei confronti di chi invece vuole ricordare la liberazione dell'Italia dai nazifascisti. Il programma prevede la partenza del corteo ufficiale dalle 9 da piazza Garibaldi: l'invito lanciato ai partecipanti in queste ore anche attraverso i social network è quello di portare con sè foto di partigiani da tenere bene in vista durante il corteo. Un gruppo dovrebbe fermarsi in piazza Gramsci, gli altri continueranno invece in direzione di piazza del Carmine. Davanti alle Poste si concluderà la mattinata con gli interventi dal palco. Nel pomeriggio seconda parte della manifestazione con musica dal vivo a partire dalle 17 sempre in piazza del Carmine. È la festa della Liberazione dell'Italia. Ma anche dalle cartelle e dai debiti: se lo augurano i rappresentanti del presidio piazzale Trento che parteciperanno alle manifestazioni. Da mesi protestano, con occupazioni, sit in e blitz, contro le cartelle Equitalia, le banche e gli sfratti esecutivi. Oggi parteciperanno al corteo per chiedere, “la liberazione delle aziende e delle famiglie indebitate”. Domani il presidio, insieme agli altri movimenti e comitati Artigiani e commercianti liberi, Sardi liberi, Comitato Equitasse sarà invece di nuovo davanti al Tribunale di piazza Repubblica per protestare contro aste, pignoramenti e azioni forzose.