Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Alla scoperta dell'antica fede in un portale internet Domenica la presentazione

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2012

Con Angioni, Arru e Piquereddu

Si entra in punta di piedi, come per non disturbare i padroni di casa. Si accede alle parti segrete di un rito per avvicinarsi al rito stesso, per conoscerlo, interpretarlo, per prenderne parte e custodire l'emozione. E magari decidere che quest'anno alla Sagra si prenderà parte per accompagnare il Santo nel suo cammino. Per vedere cos'è stato, per capire come sarà nell'anno dell'edizione 356. Marina Anedda ci ha messo il suo sguardo, ha curiosato tra le pieghe di un cerimoniale preciso e da domenica chiunque potrà ammirare lo scandire della prassi intorno a Sant'Efisio attraverso i video e le immagini inserite sul sito www.sardegna-visuale.it.
La presentazione avverrà nella chiesa di Santa Chiara alle 20 e, insieme agli ideatori, interverranno Antonello Arru (Fondazione Banco di Sardegna), l'antropologo Giulio Angioni e Paolo Piquereddu, direttore dell'Istituto superiore regionale etnografico di Nuoro. «La riappropriazione della cultura e dell'identità passa anche attraverso l'invenzione di nuove modalità di accessibilità e visione», spiega la l'ideatrice del nuovo canale web che da oltre vent'anni conduce la ricerca nel campo della fotografia e in particolare intorno alle tradizioni isolane. La memoria abbraccia la tecnologia e, con lo sforzo di un gruppo di appassionati dell'associazione Dies capeggiati dall'artista sarda, arricchisce il portale (battezzato con i riti della Settimana santa) perché in queste ore dieci anni di ricerca etnografica dedicati a Sant'Efisio stanno per essere messi in Rete. Si tratta di materiali di altissima qualità, colti dallo sguardo di Marina Anedda che ha dedicato proprio al santo guerriero molti anni della sua attività.
Tra immagini e video si entra nel vivo delle celebrazioni passate e si conosce il dietro le quinte della grande festa, chi sono i fedeli che tirano le fila di una celebrazione che incanta e non solo per la portata religiosa. Il visitatore sceglie il suo percorso tra le varie sezioni che accolgono i riti preparatori, gli avvenimenti del primo maggio e tutte le tappe fino al ritorno del simulacro in città tre giorni più tardi. Una documentazione destinata ad essere completata con i contributi di altri autori. Non un resoconto patinato semmai una reportage verace, almeno quanto i suoi protagonisti che si lasciano riprendere dalla videocamera e confessano senza timore anche i dubbi e le incertezze che accompagnano una totale dedizione. Sarà come fare un viaggio sul pullmino che accompagna le consorelle e decidere se lasciarsi trascinare dalle preghiere o dai momenti di ilarità.
Grazia Pili