MARTEDÌ, 07 OTTOBRE 2008
Pagina 2 - Cagliari
Oggi a Roma i sovrintendenti e il governatore
CAGLIARI. I sovrintendenti saranno oggi al tavolo del ministro dei beni culturali Sandro Bondi, subito dopo sarà il turno del governatore Renato Soru con l’assessore alla cultura Maria Antonietta Mongiu. L’attesissimo vertice in due fasi sul caso Tuvixeddu è in programma questo pomeriggio e potrebbe trattarsi del passaggio decisivo per arrivare a una soluzione della controversia.
La Regione discute a bocce ferme: il ricorso al Consiglio di Stato contro la bocciatura firmata dal Tar allo stop trimestrale che la giunta regionale aveva imposto alla Nuova Iniziative Coimpresa è ancora in fase di gestazione, gli avvocati Paolo Carrozza e Vincenzo Cerulli Irelli sono impegnati a limare il testo che dovrebbe contenere il decreto firmato dall’ex sovrintendente ai beni archiettonici e paesaggistici Fausto Martino, il provvedimento col quale sono stati bocciati due nullaosta concessi dal Comune all’impresa nel mese di agosto.
Informazioni ufficiose di fonte romana danno il ministro Bondi determinato a cercare una soluzione concordata, utile a salvare il compendio paesaggistico-archeologico dal nuovo intervento edilizio e le esigenze del privato, proprietario dell’area. Sulla stessa traccia si è mossa la Regione in questi giorni, con l’idea di proporre al gruppo Cualbu uno scambio: le caserme di Calamosca per l’abbandono del progetto sui colli punici. E’ stato l’assessore Mongiu a confermare l’esistenza di questa possibilità, ma il rappresentante di Coimpresa Giuseppe Cualbu - pubblichiamo la sua nota completa in altra parte del giornale - smentisce qualsiasi trattativa in corso: «Del resto - scrive Cualbu - è palese che la Regione non intende intavolare alcuna seria trattativa con Coimpresa, lo dimostra il fatto che ogni sbandierata proposta è stata sempre preceduta o accompagnata da atti amministrativi volti a impedire l’esercizio di un diritto ampiamente riconosciuto dai giudici amministrativi».
Come dire: il clima è tutt’altro che positivo. Eppure sotto la cenere dello scontro giudiziario continua a crepitare la speranza di un accordo. Che potrebbe comprendere anche la realizzazione della proposta lanciata dal governatore Soru: un intervento di ricerca sull’area basato su tecnologie moderne, per stabilire una volta per tutte che cosa c’è nel sottosuolo di Tuvixeddu e che cosa rischia di sparire definitivamente. (m.l)